Si è avuta il 20 settembre un’interessante opportunità di incontro presso l’Athenaeum Club di Melbourne, uno dei centri di aggregazione sociale più importanti d’Australia. Relatore ospite l’on. Marco Fedi, invitato a riferire sulla situazione politica italiana.
L’on. Fedi, presidente del gruppo di amicizia interparlamentare Italia-Australia, nella sua esposizione ha affrontato alcune delle principali questioni al centro del dibattito politico italiano. Ne è seguita un’interessante discussione, principalmente sulla mancata riforma costituzionale, sul Partito Democratico, sulle prossime elezioni politiche e sulla complessa questione dei flussi migratori.
“L’avvicinarsi delle elezioni politiche in Italia – ha evidenziato Marco Fedi – ha reso particolarmente vivace lo scambio di vedute tra i partecipanti alla tavola rotonda, che non hanno mancato di evidenziare le storiche contraddizioni italiane: le differenze tra Nord e Sud, la difficoltà di migliorare il sistema di governo e la fatica di dotarsi di una legge elettorale in grado di garantire al nostro Paese una maggioranza stabile ed omogenea”.
Replicando alle diverse domande, il deputato democratico ha sottolineato che “Il governo, il leader politico ed il partito italiano che più di altri nella storia italiana hanno tentato di cambiare rotta mettendo in campo un forte impegno riformatore – Matteo Renzi ed il suo governo, seguito dall’attuale di Paolo Gentiloni, e il Partito Democratico – stanno pagando oggi un prezzo politico elevato, con una scissione del partito e i conseguenti contrasti interni e, soprattutto, con una campagna elettorale all’orizzonte che si prospetta molto dura”.
“La riforma della Costituzione, che tutti i partiti politici sostenevano di volere – ha ricordato Fedi – dopo un lungo iter parlamentare durato due anni e ben sei approvazioni da parte del Parlamento, è stata bocciata con referendum dagli elettori. La riforma, che avrebbe dovuto semplificare l’iter legislativo e rendere l’intero sistema politico più efficiente, a beneficio proprio dei cittadini elettori, è stata bocciata per semplici interessi di bottega proprio dagli stessi partiti politici che, per anni, ne proponevano l’assoluta priorità, anche davanti all’Europa”.
“Nonostante il quadro politico denso di conflitti, tuttavia, l’attuale crescita economica all’1,4%, superiore alla stessa previsione dell’OCSE, dovrebbe consentire al candidato alla Presidenza del Consiglio, all’attuale Governo e al PD, l’opportunità di presentare una legge di bilancio fortemente innovativa verso le imprese e le fasce sociali più deboli. Tuttavia, non si può tacere il rischio che ci si allontani dagli obiettivi che Renzi aveva fissato attraverso il programma di riforme in campo economico e sociale”.
In conclusione Fedi ha affrontato il tema migratorio, di grande attualità anche per il pubblico australiano.
“Sulla questione immigrazione – ha sottolineato – ci si sarebbe aspettati un confronto serio, caratterizzato da un impegno costruttivo e di prospettiva, sia da parte della maggioranza che dell’opposizione. Invece, la questione si è focalizzata soprattutto sugli sbarchi. Essa è usata strumentalmente per indebolire il governo, nonostante l’ottimo lavoro svolto: l’Italia ha continuato a salvare vite umane e nel contempo ha ridotto gli sbarchi dell’87%, anche grazie all’accordo con la Libia. Ma è soprattutto il Partito Democratico che sui temi dei flussi migratori e dei diritti fondamentali dei migranti regolari è sotto il tiro polemico delle opposizioni. Movimento 5 Stelle, Lega Nord e Forza Italia, infatti, sono impegnati in una azione di disinformazione massiccia, sicché non c’è dubbio che la prossima campagna elettorale sarà segnata su questa questione epocale dalla propaganda, dalla demagogia e dal populismo diffusi”.
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