“Crederci veramente e mettere al servizio dell’Italia le proprie idee”. Questa è la sintesi del progetto lanciato dal Presidente Fini lo scorso luglio, con il quale vogliamo e pretendiamo di creare le basi per ricostruire la politica, le aspettative degli italiani ed il futuro dell’Italia. Scrollandoci di dosso le pesanti impalcature dei sistemi di partito, la corsa alle poltrone e all’autoreferenzialità. Concentrandoci soltanto su quello che vogliamo e possiamo fare per un Paese, le cui potenzialità sono state certamente compromesse da anni di politica fallimentare e clientelismo radicato. Si parla continuamente di crisi della politica, quasi come se non ci fosse più nulla da dire nel variegato mondo dei commentatori politici. In realtà quella che stiamo sperimentando in questi mesi è la “crisi di un sistema” che da più parti si reputa ormai arrivato al capolinea.
Il sistema entro cui è stato strutturato il fare politica negli ultimi anni è stato talmente contaminato e caratterizzato da basi così fragili, che ora sta mostrando tutta la sua debolezza e soprattutto la sua mancata armonia con quanto invece la società chiede e ricerca. La politica non può configurarsi soltanto in un intricato sistema di clientele e di interessi di parte camuffati come bene comune.
Come ha evidenziato il Presidente Fini ci sono tantissime sfaccettature della politica moderna, tante esperienze nella nostra società che dimostrano che si può fare politica in tanti modi, attraverso l’associazionismo, il volontariato, il no-profit, e ogni qualvolta si cerca di garantire interessi legittimi e si cerca di migliorare le condizioni della società. Praticamente tutto quello che caratterizza il mondo degli italiani all’estero, strutturato intorno a realtà, profili ed organizzazioni che da anni lavorano in nome del valore più grande e straordinario, quello della Patria e della sua piena valorizzazione. Gli italiani all’estero possono giocare adesso una partita decisiva, come protagonisti del cambiamento e come promotori dell’evoluzione. Perché rappresentano un valore aggiunto: un punto di vista diverso e non schiacciato sotto il peso della quotidianità italiana, ma più neutrale abituato a scrutare le performance della politica e delle istituzioni da lontano. Gli italiani all’estero in questo determinato momento storico non possono permettersi di rimanere all’angolo come osservatori inerti di un cambiamento che si attende da tempo. Ma devono essere parte stessa del cambiamento, componente imprescindibile dell’Italia che verrà. Che sarà bellissima, democratica e moderna. Io ci credo e sono certo che anche voi volete e potete crederci.
A settembre si svolgerà una Assemblea costituente dei "Mille per l’Italia", un progetto che vuole coinvolgere donne e uomini liberi che pensano di avere delle idee per il futuro del nostro Paese. Non ci interessano le tessere di partito, le schede elettorali e le liste di rappresentanza: abbiamo a cuore soltanto la condivisione, mettendo a disposizione l’idea di Italia che si ha in testa sopra ogni cosa. Armandoci di coraggio e soprattutto di lungimiranza sarà possibile spazzare via quanto ancora resta del vecchio sistema oramai sulla via del tramonto. Per questo, invito chiunque si riconosca in questa ambizione a fare un passo avanti e a segnalarsi come parte dei “Mille per l’Italia” e dunque parte dell’evoluzione dell’Italia. Noi ci crediamo, fallo anche tu, senza etichette di partito, ma mettendoti al sevizio del Paese per un’Italia migliore!
*Deputato Fli eletto in Europa
Discussione su questo articolo