Il senatore Claudio Zin (Maie), Vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, eletto nella ripartizione America meridionale e Vice Presidente del Comitato per le Questioni degli Italiani all’Estero del Senato, in coincidenza con la imminente partenza della delegazione del Senato per la missione in Sud America, è tornato oggi sulla questione della “pesificazione asimmetrica” applicata nel pagamento in pesos delle pensioni Inps ai connazionali residenti in Argentina.
“I nostri pensionati, già in condizioni di indigenza, sono ridotti in miseria a causa della rigida politica monetaria argentina che paga dal 2011 le pensioni italiane in pesos a un tasso di cambio pari al 40% in meno del prezzo reale di mercato" – spiega Zin nel suo intervento. “Sono circa 32.000 oggi i pensionati italiani residenti in Argentina per i quali l’Italia stanzia circa 12 milioni di euro al mese (dati INPS 2014) che, tolte le commissioni bancarie e il cambio ufficiale imposto, percepiscono una pensione media di circa 357 € al mese svalutati però del 40%”.
Dopo aver ricordato le difficoltà e i numerosi tentativi fatti sinora per chiedere un maggior interessamento delle istituzioni argentine ed italiane al problema, il senatore ha ribadito il suo impegno affinché si giunga al riconoscimento di “un’indiscutibile violazione dei diritti dei pensionati italiani residenti in Argentina e a ristabilire questo doloroso e ingiusto squilibrio creato dalla pesificazione".
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