Il CDF chiede all’ASSEMBLEA PLENARIA DEL CGIE riunita in questi giorni a Roma:
FATTO:
Il Tribunale Federale di ultima istanza ha respinto il ricorso dell’INCA contro i danneggiati. Si tratta del terzo ricorso con il quale l’INCA si è pronunciata contro la sentenza del giudice.
Oltre questo Tribunale non può andare.
L’INCA ha dichiarato che non ha fondi e gli avvocati che rappresentano i danneggiati hanno bloccato i conti bancari dell’INCA svizzera.
se l’INCA chiuderà in Svizzera nessuno le vieterà di riaprire propri sportelli ancora in Svizzera e il nostro caso rimarrà impunito.
SI CHIEDE:
un intervento politico decisivo a far sì che l’INCA paghi i danni. Inutile dire che l’INCA non ha soldi, in quanto sappiamo bene che ottiene finanziamenti italiani.
un intervento politico decisivo a far si che anche l’INCA Italia intervenga in quanto non può negare la sua partecipazione e responsabilità oggettiva.
Ricordiamo che per ogni ricorso fatto contro i danneggiati l’INCA ha pagato proporzionalmente all’importo del danno e pertanto centinaia di migliaia di euro!
Nel caso l’INCA Italia non intervenga chiediamo che il CGIE si impegni con un’ atto decisivo e dimostrativo di sostegno per i connazionali che sono stati danneggiati dall’ INCA di Zurigo.
CDF, il presidente Marco Tommasini.
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