Eugenio Sangregorio, come hai reagito all’annuncio delle dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi?
“Molto male, la mia reazione è stata molto negativa. Sono molto preoccupato per ciò che può accadere in Italia. Oggi in Italia c’è bisogno di pensare al Paese prima di tutto, non a giochi politici. Nella Penisola vivono 60 milioni di italiani che si aspettano dalla politica comportamenti coraggiosi, forti, che vadano nella giusta direzione, quella di assicurare all’Italia sviluppo e crescita. Lo stesso si aspettano gli italiani all’estero”.
Come hanno reagito gli italiani d’Argentina con cui sei in contatto?
“Sono molto sorpresi – spiega Sangregorio a Italiachiamaitalia.it -, quasi non possono credere a ciò che è successo. Solo ora si stanno rendendo conto che l’Italia sta vivendo a livello politico davvero dei problemi seri e questo li preoccupa non poco. Noi italiani nel mondo, anche se lontani geograficamente dalla madre patria, amiamo l’Italia con tutta la nostra forza e siamo disposti a fare di tutto per aiutarla ad uscire dalla palude economica in cui si trova in questo momento”.
Pensi sia stata una scelta giusta, quella del Cavaliere?
“Sinceramente no, non penso sia stata una scelta giusta. Credo che Berlusconi abbia agito perché sotto pressione. Ma capisco anche, e qui condivido il comportamento del premier, che Berlusconi ha pensato prima di tutto nel bene dell’Italia e non al suo interesse personale. Berlusconi non ha mai voluto le elezioni anticipate per rispetto alle istituzioni e al voto popolare. Oggi, probabilmente non gli era rimasta altra scelta”.
Ora si parla di varie ipotesi: secondo te, quale potrebbe essere la via d’uscita corretta? Voto subito? Governo istituzionale?
“Oggi in Italia la situazione è estremamente grave, molti italiani credo che ancora non se ne rendano conto davvero. Penso che non ci sia altra strada se non quella del voto subito, per poter quindi affrontare tutte le riforme di cui l’Italia ha bisogno, con un governo scelto dagli italiani. La situazione economica italiana diventa più grave ogni minuto che passa, va salvato il cuore dell’economia dell’Italia, ovvero le piccole e medie imprese. Più che alle banche, bisogna pensare al lavoro degli italiani. Vanno quindi sostenute le Pmi, altrimenti sarà davvero difficile, secondo me, poter evitare licenziamenti in massa”.
“L’Italia – aggiunge ancora Sangregorio – deve sviluppare quanto prima una politica di crescita, e deve farsi presto, dentro o fuori dall’euro. Penso che ora più che mai l’Italia debba portare avanti una politica seria nei confronti degli italiani nel mondo, che vanno presi in considerazione una volta per tutte. Noi italiani all’estero siamo una grande risorsa e possiamo aiutare moltissimo. Siamo pronti a dare ancora il nostro sostegno all’Italia per il bene del Paese”.
Nel caso di voto sotto la neve, il Movimento delle Libertà in Argentina é pronto a fare la sua parte? Tu personalmente, sei sempre deciso a correre?
“Il Movimento delle Libertà in Argentina è prontissimo per le elezioni. Personalmente, sono deciso a partecipare alla campagna elettorale, senza dubbio. Desidero aiutare i miei due amori, Italia e Argentina, e credo di essere in grado di farlo”.
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