Un trend che non si ferma. Gli italiani la casa adesso la comprano all’estero e una delle mete più desiderate è Miami. La conferma è arrivata dai numeri resi noti dalla ‘Miami Association of Realtors’, l’associazione degli agenti immobiliari che, nella consueta riunione annuale, svoltasi la settimana scorsa, ha rivelato la nuova graduatoria degli acquisti effettuati dagli stranieri fino allo scorso settembre e una delle novità sottolineate con maggior rilievo ha proprio riguardato l’Italia, o meglio i connazionali che hanno acquistato casa nel South Florida.
"Non era mai successo in precedenza – ha detto Teresa King Kinney, capo esecutivo della associazione che riunisce gli agenti immobiliari di Miami – questa è la prima volta che i compratori italiani si installano nella nostra top ten". E anche con una quota di tutto rispetto: il 4% del volume complessivo degli acquisti di case e appartamenti in condomini. Un numero importante se si considera che Miami, a livello nazionale, è la città che conta con il maggior numero di compratori stranieri, con il 77% dei realtors che ha almeno un cliente internazionale, contro la media di tutti gli Stati Uniti che è del 27%.
I compratori internazionali si mettono in evidenza non solo per il numero di acquisti, ma anche per quello che spendono: infatti un terzo degli stranieri che hanno messo su casa a Miami ha sborsato più di 500.000 dollari, mentre l’11% ha superato il milione. Ecco allora che parecchi italiani, in lotta con le difficoltà tuttora presenti in Italia, hanno deciso che era meglio investire all’estero e hanno puntato su un mercato sicuro come quello di Miami, in crescita, dopo il grande buio, generalizzato in tutta l’America, seguito al 2008, con prezzi che stanno aumentando mese dopo mese e anche per il 2014 le previsioni parlano solo di crescita.
L’ingresso tra i primi dieci degli italiani a Miami è ancora più rilevante perchè qui da sempre sono gli acquirenti sudamericani a farla da padroni. Infatti, anche questa volta, troviamo i Paesi latini a guidare la classifica: Venezuela al primo posto con il 14%, seguita da Argentina e Brasile con l’11%. Ma dietro a quelli che possono essere definiti come storici acquirenti, a recitare un ruolo importante sono diventati gli italiani che hanno raggiunto colombiani (8%) francesi (5%) e messicani (4%). Curioso invece il fatto che i cinesi, secondi a livello nazionale, per ora non abbiamo puntato sulla spiaggia e sul mare di Miami, ma le prospettive, anche per ciò che concerne l’oriente, sono positive, perchè grazie all’introduzione di nuovi voli diretti con la Cina, si prevede che presto possa esserci anche a South Beach una invasione da parte degli esponenti di quella che sta per diventare, se non lo è già, la prima economia mondiale.
Tornando a Miami, per spiegare il nuovo boom che il settore immobiliare sta attraversando, bastano i dati relativi al terzo trimestre dell’anno: sono state infatti 8.027 le case e gli appartamenti venduti, rispettivamente +21,2% e +8,7% paragonati allo stesso periodo dell’anno scorso. "Una crescita dovuta alla forte domanda arrivata dagli acquirenti internazionali – ha sottolineato Natascha Tello, presidente del consiglio di amministrazione dell’Association – ma anche da una grande richiesta da parte di compratori residenti in altri stati degli USA. I numeri del terzo trimestre riflettono un significativo rafforzamento del nostro mercato, con molte case vendute e anche più velocemente".
Un trend che a Miami è andato nella stessa direzione di quello di tutta la Florida, che ha registrato nel terzo trimestre un + 17,3% complessivo. Si vende di più e al tempo stesso case e condomini costano di più. La media attuale, per quello che riguarda le case, è di 230.000 dollari, un + 21,3% se si guarda al 2012, che diventa +12% se il paragone si fa con il secondo trimestre del 2013. Anche gli appartamenti crescono, in valore, anzi l’arrampicata è ancora maggiore dal momento che si è arrivati a un +26,6%, raggiungendo la cifra media di 183.600 dollari, e il raffronto è con il secondo trimestre. Con questi ultimi aumenti si è giunti così al settimo ‘quarto’ consecutivo di crescita, per entrambe le tipologie, vale a dire case e appartamenti. Se tutto aumenta, c’è però anche un piccolo calo, comunque non preoccupante e che non incide sul boom generalizzato che ha nuovamente colpito il mercato immobiliare: un -4% per quello che concerne gli acquisti in ‘contanti’: si è passati dal 59,3% rispetto al 63,3% dell’anno scorso.
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