Luigi Giussani High School: è questo il nome della nuova scuola superiore nata in Uganda, a Kampala, grazie ai fondi raccolti dalla Ong italiana Avsi. Inaugurata con una cerimonia alla presenza del nunzio apostolico di Kampala, l’arcivescovo Paul Tschang In Nam, delle autorità locali con lo staff di Avsi e delle Ong partner e dell’ambasciatore italiano, Stefano Antonio Dejak, accolto dal coro della scuola che ha intonato il "Va Pensiero" di Verdi, si tratta di una struttura di duemila metri quadrati che attualmente ospita 12 classi, alcune delle quali adibite a laboratori, uffici e biblioteca, in grado di ospitare 400 ragazzi. L’obiettivo per i prossimi anni è di fare in modo che la scuola possa ospitare 200 ragazzi in più, per un totale di 600 studenti.
La Luigi Giussani High School è destinata ai figli delle donne sieropositive della capitale. Proprio grazie all’impegno di queste donne è potuta nascere questa scuola. Infatti, i fondi per costruirla sono derivati dalla vendita di oltre 30mila collane di carta riciclata realizzate dalle madri sieropositive e poi distribuite in tutto il mondo dai volontari Avsi.
I lavori per la costruzione dell’edificio sono iniziati nel maggio del 2010, alla presenza, fra gli altri, dell’europarlamentare italiano Mario Mauro.
John Makoha, responsabile di Avsi in Uganda, osserva: “E’ sempre più urgente il bisogno di dare un’impostazione unitaria alla proposta educativa. Ciò risulta ancora più evidente a Kireka, quartiere abitato da persone provenienti da ogni parte dell’Uganda, di tribù diverse, spesso vittime di guerra o dell’emarginazione sociale generata dal diffondersi dell’Aids".
Alberto Piatti, segretario generale di Avsi, spiega: “Oltre 35.000 collane, 1.500 donatori, 250 eventi grandi e piccoli per tutta Italia hanno permesso di costruire questa scuola. Quindi – sottolinea – l’impegno della scuola non e’ di uno, ma di un popolo".
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