Carissimi tutti,
lunedì 4 agosto sarei dovuta essere con voi a Buenos Aires all’inizio di un viaggio da tempo programmato in America Latina. Tenevo moltissimo a questa prima tappa in cui, tra l’altro, avrei dovuto consegnare alle autorità argentine l’ultima tranche della documentazione del Ministero degli Esteri italiano sugli anni terribili della dittatura e della scomparsa anche di tanti italiani. Di questo avevo parlato mesi fa a Roma con l’amica Estela Carlotto e con lei accanto avrei compiuto un atto che considero di giustizia, umana e politica, nei confronti di chi tanto ha sofferto.
Sono stata costretta, purtroppo, a cambiare i miei programmi.
Negli ultimi giorni si è fatta sempre più preoccupante la crisi in Medio Oriente e drammatica la situazione in Libia dove l’Italia è ormai quasi l’unico paese a tenere ancora aperta l’ambasciata e stiamo organizzando il rimpatrio di centinaia di connazionali. Su tutto questo sono stata chiamata a riferire con urgenza davanti al COPASIR (il Comitato per la Sicurezza della Repubblica) proprio lunedì. Da Ministro degli Esteri non posso sottrarmi, in un momento tanto complesso, a questo obbligo istituzionale. Appena ho saputo della convocazione del COPASIR ho immediatamente telefonato al mio omologo argentino, il Ministro degli Esteri Timerman, per informarlo della situazione ed esprimergli il mio rammarico per aver dovuto modificare i miei programmi. Gli ho chiesto di trasmettere questi sentimenti alla Signora Presidente Cristina Fernandez de Kirchner con cui era previsto un saluto durante la mia breve visita al Paese.
Mi auguro, come ho detto allo stesso Ministro, di poter avere comunque un colloquio Timerman a Bogotà in occasione della cerimonia di insediamento del Presidente colombiano Santos, nella speranza di poter mantenere almeno la seconda parte del mio viaggio in America latina.
E’ dunque con grande rammarico che vi informo di questo cambiamento di programma. Ero felice di potervi incontrare non solo per parlare con voi, per conoscere la vostra storia e raccontarvi un po’ di una nuova Italia, ma anche per esprimervi di persona la solidarietà e la vicinanza in un momento tanto difficile per voi e per tutto popolo argentino. Seguo da vicino gli ultimi sviluppi di una vicenda che ha toccato e tocca ancora tanti italiani, e continuo a sperare che si trovi una soluzione in tempi brevi.
L’impegno che prendo con voi è di venire al più presto in Argentina, per incontrarvi personalmente e per completare finalmente la consegna dei documenti sui desaparecidos, un gesto che sta a cuore a me, al governo e al popolo italiano. Ho pregato l’Ambasciatore d’Italia, Teresa Castaldo, che con tanta cura aveva preparato il programma della mia visita a Buenos Aires, di raccogliere vostri suggerimenti di cui terrò conto in previsione della mia visita che spero possa essere il più presto possibile.
Con i miei saluti più cari,
Federica Mogherini, Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana
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