L’On. Aldo Di Biagio ha spiegato a ItaliaChiamaItalia che in vista delle Politiche del 2008 potrebbe essere possibile – sottolineiamo potrebbe – un’alleanza fra Futuro e Libertà e Udc. Dunque, visto che il partito di Pier Ferdinando Casini ha stretto ormai da tempo un’alleanza con il MAIE di Ricardo Merlo – soprattutto per quanto riguarda gli italiani all’estero -, si può dedurre che un domani MAIE, Fli e Udc possano presentarsi insieme davanti agli elettori. Fantapolitica? Chissà.
Certo è che, al contrario del deputato finiano, Merlo – sempre durante un’intervista rilasciata al nostro quotidiano online – ha spiegato che il MAIE sta lavorando per presentarsi da solo all’elettorato, proprio come un movimento indipendente, lontano dalla partitocrazia romana, vicino soltanto agli interessi dei connazionali residenti oltre confine.
Di Biagio e Merlo raccontano quindi due storie diverse: quale dei due dice la verità? Meglio: chi, fra il futurista e il deputato residente in Argentina, racconta balle?
Perchè se Fli si allea con l’Udc – e dunque col MAIE – allora, possiamo dire addio al movimento indipendente che "si presenta da solo" ai connazionali. Sono solo "canzonette"? Cercheremo di approfondire presto.
Ma c’è un altro aspetto della questione che va evidenziato: non tutti sono disposti, nel Fli, ad allearsi con Casini. Vincenzo Zaccarini, esponente finiano a Londra, ha spiegato qualche giorno fa a ItaliaChiamaItalia che lui non vedrebbe di buon occhio un’alleanza con il leader centrista. Certo, ha aggiunto, "io sono un soldato" e dunque si adeguerebbe, ma, se potesse scegliere, a Casini direbbe no.
Attenzione: anche dall’altra parte non mancano i distinguo. Nel MAIE convivono, come si sa, diverse anime: la parte del movimento che sta più a destra, vede in Gianfranco Fini il traditore per antonomasia. "Con Fini mai!": sui social network e nelle catene di email, qualche esponente del movimento fondato e guidato da Merlo comincia già a mettere le mani avanti.
Dunque? Che succederà? In un momento in cui la politica è un continuo e veloce divenire, è presto per dirlo. Ogni ipotesi sarebbe azzardata. In ogni caso, c’è da augurarsi che i leader dei partiti e dei movimenti facciano chiarezza prima possibile per cercare di non rischiare ulteriormente di destabilizzare una situazione che, fra gli italiani nel mondo, stanchi ormai delle prese in giro di Roma, è già molto ma molto precaria.
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