Cosa hanno fatto e quali sono le proposte dei Partiti per gli italiani all’estero. Questi i temi affrontati ieri a “Italiani nel mondo chiamano Roma”, il programma di YouDem condotto da Francesco Cuozzo e dedicato al mondo dell’emigrazione italiana. Ospiti in studio il Senatore Alfredo Mantica (PDL), l’on. Aldo Di Biagio (FLI), il Responsabile Nazionale PD nel mondo, Eugenio Marino e il direttore di Inform, Goffredo Morgia. Collegato in webcam Massimiliano Raffaele con la rubrica delle offerte di lavoro all’estero.
“Il primo elemento di debolezza, per la mancanza di fondi, è dato dal mancato rinnovamento dei Comites, organismi che hanno una funzione pre-politica e di selezione della classe dirigente", ha spiegato Mantica nel corso del suo primo intervento. “Si era pensato di modificare alcune tecnicalità per rendere più trasparente il voto all’estero, ossia istituire per ogni circoscrizione estera una corte d’appello, in altre città come Milano, Torino, e non concentrare tutto in un unico centro di spoglio come è adesso a Roma".
E soprattutto – ha aggiunto – sarebbe stato un modo per creare tante culture nello spoglio”.
“La politica di smantellamento del centrodestra, prima, le misure del Governo attuale, oggi, hanno portato a tagli lineari che non hanno risolto i problemi veri, che non sono soltanto il mancato rinnovamento dei Comites e Cgie ma sono l’assistenza sanitaria e la difesa della lingua e cultura italiana all’estero. Si dovevano fare delle scelte e, con i fondi risparmiati, mantenere fondi per l’assistenza e la lingua e cultura", ha sottolineato Marino.
Per Di Biagio: "La rappresentanza è importante, e nella prossima legislatura deve essere trasparente per poter dare un contributo nel proprio paese".
Alla domanda di Morgia, se ci saranno le primarie all’estero anche per il Pdl, Mantica ha risposto che "ancora è prematuro dirlo perché non si sa nemmeno come si voterà in Italia e che, comunque, sono i partiti che dovrebbero scegliere i candidati".
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