2 giugno: nel giorno della Festa della Repubblica Italiana, i nostri due marò – ancora trattenuti in India – fanno sentire la propria voce, collegati in videoconferenza con la Sala del Mappamondo di Montecitorio, e lanciano un appello: “Italia e India dialoghino per trovare una soluzione”.
"Abbiamo ubbidito agli ordini e mantenuto la parola – spiegano Massimiliano Latorre e Salvatore Girone -, quella che ci era stata chiesta e quella che continuiamo a mantenere. Ma siamo ancora qui".
In occasione dell’audizione alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato organizzata in concomitanza con le celebrazioni della Festa della Repubblica, i marò si fanno sentire con forza: il loro tono è emozionato ma fermo.
Il primo a prendere la parola è Latorre: “Auspico che due grandi nazioni come l’Italia e l’India abbiano modo di parlarsi e di esprimere la loro democrazia. Le famiglie sono il nostro punto di forza, unitamente a tutti gli italiani. Il particolare dell’italiano è quello di avere un grande cuore e l’affetto con cui tutti quanti ci state coinvolgendo ne è una prova diretta".
Latorre evidenzia che lui e Girone continuano a "soffrire con dignità", nell’attesa che "questa storia possa avere finalmente termine".
Parla anche Girone, che sottolinea come “certamente non è bello” non essere tra i militari che hanno sfilato lungo via dei Fori Imperiali. "Anche questa volta siamo costretti a essere lontani. E’ da due anni che, con dignità e serietà, continuiamo ad affrontare tutto questo. Abbiamo ubbidito a degli ordini e oggi siamo ancora qui. Vogliamo che venga riconosciuta la nostra innocenza. Vorremmo che i nostri paesi dialogassero per la pace e non per le rotture: il muro contro muro non fa bene a nessuno".
Deputati e senatori, alla presenza dei familiari dei due militari, hanno garantito il loro supporto. Nicola Latorre (Pd), presidente della Commissione Difesa a Palazzo Madama, afferma: "Dopo le elezioni indiane siamo nelle condizioni di riprendere subito il dialogo con il governo di Delhi e con il nuovo Parlamento, coinvolgendo anche nella nostra iniziativa tutte le sedi internazionali. Il nostro obiettivo è riportarvi a casa al più presto, convinti che non esista altra giurisdizione se non quella italiana. Noi non molleremo”.
Il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, intervenendo a nome di Forza Italia, ha sottolineato: "Il Parlamento italiano dovrà fare valutazioni conclusive quando tra poco discuterà nuovamente di missioni militari internazionali o di semestre europee. Non ci dobbiamo fermare e dobbiamo concludere una vertenza che anche oggi Latorre e Girone hanno affrontato con grande coraggio e spirito militare e istituzionale".
I parlamentari grillini commentano così: “Vedere oggi i nostri due marò in videoconferenza da New Delhi, dopo oltre due anni di tormentati capovolgimenti giudiziari, ci ha spezzato il cuore”. Poi l’affondo del Movimento 5 Stelle: “Un Paese che non ha rispetto dei suoi militari è un Paese senza dignità. Così come lo è il governo che lo amministra".
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