La scorsa settimana, l’Istituto di Problemi Biomedici (IMBP) dell’Accademia delle Scienze Russa (RAN) ha accolto un incontro scientifico italo-russo, organizzato in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia, diretto ad individuare campi di collaborazione in vari settori della biologia. L’incontro ha ricevuto il sostegno dell’Agenzia Spaziale italiana (ASI) e della Roscosmos anch’esse rappresentate all’evento. Presenti, tra gli altri, i docenti Di Mauro dell’Università La Sapienza di Roma, Saladino dell’Università della Tuscia, dell’Accademico A. Rozanov e del Direttore del Laboratorio di Radiobiologia del JINR, E. Krasavin, che hanno concordato sulla opportunità di avviare una collaborazione congiunta nel campo della ricerca dell’origine extraterrestre della vita, esponendo aminoacidi e basi nucleotidiche a condizioni simili a quelle determinate dalla radiazione cosmica. Nello stesso Laboratorio di Radiobiologia del JINR si realizzerà un’altra importante collaborazione con la sperimentazione in vivo, su cavie irraggiate, della proteina radioprotettrice rMnSOD, scoperta dal gruppo dei Professori Ambesi e Mancini, anche il primo presente all’incontro di Mosca. A margine dell’evento, i rappresentanti di ASI, Roscosmos e RAN hanno concordato di intensificare la collaborazione anche con l’avvio di un tavolo di discussione per elaborare un’eventuale intesa su un accordo quadro in tema di biomedicina spaziale, nel cui ambito vari esperimenti di comune interesse potranno essere condotti.
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