Si è svolta il 29 novembre alla Sharjah Hall di Khartoum, la Conferenza Internazionale: “La Salvaguardia del Patrimonio Culturale: questioni, sfide e opportunità nel contesto Sudanese” alla presenza del Ministro per la Cultura e del Ministro per il Turismo Sudanesi.
L’iniziativa è stata ideata dall’Ambasciata d’Italia in Sudan, organizzata in collaborazione con l’ufficio UNESCO di Khartoum, ed estesa alle istituzioni locali ed ad alcuni partner attivi, come l’Italia in Sudan, in tema di preservazione di beni archeologici quali Germania, Francia, Qatar e Russia. La giornata di studi ha visto in rassegna gli sforzi internazionali di alcuni Paesi sul tema della salvaguardia dei patrimoni dell’umanità nel mondo, fotografando contemporanemante lo stato dell’arte della tematica in Sudan.
L’evento, ha voluto contribuire, inoltre, alle celebrazioni del 70esimo anniversario dell’Unesco e dell’80esimo anniversario del Patto Roerich, evidenziandone l’importanza nella storia della protezione dei patrimoni dell’umanità e come modello di riferimento normativo. Roerich ideatore del concetto della protezione in tempo di guerra e di pace dei beni culturali nel mondo, sintetizzava il suo pensiero nel motto” Dove c’è Cultura vi è Pace; dove c’è Pace vi è Cultura”. In questa prospettiva, l’intuizione italiana di fare della pace uno dei temi portanti si è rivelata appropriata.
Apprezzatissimi sono stati gli interventi della dott.ssa Ursula Raab, presidentessa dell’Associazione italiana “Bandiera della Pace” e della sua omologa bulgara, dott.ssa Marga Koutsarova. Ampie e numerose rimangono le sfide del Sudan nel ricercare nuove strade per la conservazione e protezione del patrimonio culturale del Paese. Ma negli interventi delle numerose autorità locali presenti è emerso un comune denominatore: il patrimonio culturale inteso come identità di una Nazione e traccia di un percorso di civilizzazione, la cui tutela deve essere garantita.
Inoltre, le stesse autorità si sono impegnate nel valorizzare e preservare il proprio patrimonio già danneggiato, in alcuni casi distrutto, da atti di vandalismo, attività rurali, urbanizzazioni, estrazioni minerarie o cause naturali.
Tema di grande attualità della Conferenza quello della prospettiva islamica nella salvaguardia del patrimonio culturale e una voce unanime dei partecipanti ha sottolineato la distanza della religione islamica nella propaganda e nelle azioni dello Stato Islamico contro il patrimonio culturale.
L’Ambasciatore italiano Fabrizio Lobasso ha voluto sottolineare l’impegno del nostro Paese, ricordando la proposta lanciata all’ultima Conferenza Internazionale dei Ministri dei Beni Culturali, per la creazione dei “caschi blu” per la protezione e per la prevenzione dei rischi contro i patrimoni dell’umanità, approvata recentemente dall’UNESCO. L’Ambasciatore ha ricordato poi l’intervento del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dopo i fatti di Parigi, finalizzato alla promozione della cultura come mezzo di contrasto alle barbarie del terrrorismo.
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