Luis Molossi, avvocato italo-brasiliano, Consigliere Comites PR/SC, Consultore Veneto PR e Coordinatore MAIE Brasile ha partecipato la settimana scorsa alle riunioni della Consulta Veneta in Italia. Dopo i lavori della Consulta e prima del rientro a Curitiba, Molossi è passato da Roma per fare il punto sulla situazione dei nostri connazionali in Brasile e pianificare azioni contro l’odiosa tassa di cittadinanza, istituita dal Governo Renzi (PD).
"La tassa di 300 euro sulla cittadinanza toglie i soldi dalle tasche degli italiani all’estero per portarli in quelle della burocrazia romana, senza che neanche un euro sia reinvestito nella già indebolita rete consolare italiana, che non ce la fa più a dare i servizi a nostri connazionali", ha dichiarato Luis Molossi, che ha poi aggiunto: "Sono nel MAIE dal 2008; da allora non ho mai smesso di militare nel Movimento Associativo diventando il coordinatore MAIE Brasile. Stiamo preparando a breve una visita del Presidente Merlo in Brasile e organizzando azioni contro l’irragionevole tassa di cittadinanza pagata dagli italiani all’estero che finisce alla burocrazia romana”.
Da parte sua, l’on. Borghese, giovane deputato MAIE, ha dichiarato: “Non capisco l’atteggiamento di alcuni colleghi che protestano e raccolgono firme contro questa tassa e poi votano sempre a favore del governo che l’ha istituita e la sostiene. Prima votano a favore della tassa e dopo protestano contro la stessa tassa… sembra proprio una presa in giro”.
Da parte sua, il residente del MAIE, Ricardo Merlo, ha dichiarato: “Fra poco saremo in Brasile per denunciare, insieme ai nostri connazionali, questa ridicola situazione. Il Governo Renzi ha riscosso ad oggi circa 21 milioni di euro, pagati da coloro che iniziano una pratica di cittadinanza, che finiscono al 100% nella burocrazia dello Stato e neanche un euro viene utilizzato per migliorare i servizi consolari. Proprio una presa in giro. Il Brasile è uno dei paesi più danneggiati da questo trasferimento di risorse dagli italiani all’estero a Roma, con una rete consolare – conclude Merlo – che non risponde per niente ad una popolazione italiana così numerosa. Un’altra beffa del Governo Renzi contro gli italiani all’estero”.
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