Aldo Di Biagio, senatore eletto all’estero di Area Popolare, vorrebbe che nascesse presto l’ormai famoso Partito della Nazione: una formazione politica che secondo il parlamentare “diventa sempre più indispensabile”, visto anche che a Bologna si è visto – sempre secondo Di Biagio – “un centrodestra meramente populista”, “io non voglio farne parte”, sottolinea l’eletto dagli italiani nel mondo. Che pure fino a qualche tempo fa dichiarava a ItaliaChiamaItalia di lavorare per il centrodestra del futuro. Evidentemente quello che vede oggi in area centrodestra non gli piace ed è pronto a unirsi al partito della Nazione, appunto, che dovrebbe essere formato dal Pd di Matteo Renzi e da Area Popolare di Angelino Alfano, insieme – forse – all’Ala di Denis Verdini e altri.
Di Biagio su alcuni temi in effetti è sempre più vicino alla sinistra renziana. E spesso collabora con parlamentari targati Pd (del resto, Area Popolare e Pd fanno parte della maggioranza di governo). Tanto che il senatore Claudio Micheloni, Pd, presidente del Comitato per le questioni degli italiani all’estero in Senato, in una nota si sente in dovere di ringraziare il lavoro del collega Di Biagio, e scrive: “Un grazie al Sen. Di Biagio per lavoro comune su emendamenti equiparazione della prima casa per gli italiani residenti all’estero e detrazioni fiscali per lavoratori extra UE”. Tra i due da tempo esiste uno spirito di collaborazione. Ma un ringraziamento così esplicito non era ancora mai arrivato.
Dopo An, PdL, Fli, Scelta Civica e Area Popolare, quest’ultimo un partito destinato a morire presto, Aldo guarda avanti: il partito della Nazione può davvero essere la soluzione per l’Italia? Lui, comunque vada, pare sia già pronto a farne parte.
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