Vincenzo Papandrea, Presidente del Comites del South Australia, ha presto carta e penna e ha scritto una lettera al ministro degli Esteri, Emma Bonino, e per conoscenza a diversi parlamentari eletti all’estero e consiglieri Cgie. Nella lettera si segnalano alcuni temi importanti che riguardano gli italiani nel mondo. Qui di seguito, il testo integrale del messaggio:
Gentile Ministro,
il Com.It.Es. del South Australia si congratula, anche a nome della comunità italiana qui residente, per la nomina a Ministro degli Affari Esteri e Le porge un caloroso augurio di buon lavoro. La questione che si desidera segnalarLe riguarda soprattutto il futuro del Consolato di Adelaide, e, in modo più generale, i seguenti temi, in quanto riguardano tutti gli Italiani all’Estero: l’insegnamento della lingua e cultura italiana all’estero e la riforma della Legge 153/71; il rinnovo dei Com.It.Es. e del CGIE e le rispettive riforme; il rilancio delle Camere di Commercio.
La mancanza di sensibilità e disponibilità al dialogo dell’ultimo governo Berlusconi, soprattutto dell’allora sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri con delega agli Italiani nel Mondo, sen. Mantica, ha incrinato profondamente i rapporti tra Stato e cittadini italiani residenti nel South Australia. Non sono bastati i moltissimi interventi quali la petizione di 15.000 firme presentata al sottosegretario Mantica, la dimostrazione popolare davanti alla sede del Consolato, gli interventi presso il governo dell’ex Primo Ministro Kevin Rudd e dell’ex Premier del South Australia Mike Rann e di numerosi parlamentari federali e statali, tra cui quello dell’allora Ministro per gli Affari Multiculturali del South Australia, on. Grace Portolesi – la quale nell’incontro con Mantica aveva ribadito la posizione negativa del governo all’annunciata chiusura del Consolato di Adelaide – né dei continui appelli del Com.It.Es. stesso e della comunità, a scongiurare la chiusura del Consolato di Adelaide. Solo la caduta del governo ha interrotto la politica di ridimensionamento della rete diplomatica consolare portando al congelamento della decisione di chiudere il Consolato di Adelaide.
Il Com.It.Es. del South Australia si augura che il nuovo governo si occupi, oltre che della grave situazione di crisi in Italia, anche del ripristino dei rapporti con gli Italiani all’Estero e del rilancio dell’immagine dell’Italia all’estero attraverso una politica di rinnovamento della rete diplomatica-consolare e di tutti gli altri organismi istituzionali, quali i Com.It.Es.
Il Com.It.Es. ritiene opportuno metterLa al corrente che ad Adelaide la comunità italiana è la più numerosa rispetto a tutte le altre comunità etniche; gli Italiani iscritti all’AIRE sono circa 15.000 e 90.000 sono i residenti di origini italiane; lo Stato del South Australia ha stipulato con il governo italiano un “Memorandum of Understanding” sull’insegnamento della lingua e cultura italiana e vari accordi di natura diversa con alcune Regioni italiane tra cui la Campania, la Calabria, la Puglia, la Basilicata e con la Provincia di Trento; la presenza di compagnie italiane in questo Stato è aumentata notevolmente negli ultimi anni con ottimi risultati economici.
Sembra perfino superfluo affermare che l’insegnamento e la diffusione della lingua e cultura italiana all’estero sia d’importanza fondamentale al mantenimento dell’identità delle nostre comunità sparse in tutto il mondo, ma nello stesso tempo il Com.It.Es ritiene fondamentale anche per l’Italia riconoscere concretamente, sia dal punto di vista storico che economico, il grande ruolo degli Italiani nel mondo che in un secolo hanno promosso settori importanti dell’economia italiana come il turismo, il commercio e tutto cio che è made in Italy, per non parlare delle famose rimesse che hanno avuto un notevole ruolo nello sviluppo dell’Italia. Bisogna riprendere il cammino che è stato interrotto dai precedenti governi, che hanno quasi azzerato i contributi alla lingua, e ritrovare un giusto ed equilibrato contesto della lingua a livello internazionale, anche attraverso la riforma della ormai vecchia e superata Legge 153/71. Occorre una nuova Legge che miri ad internazionalizzare l’Italia anche attraverso l’insegnamento e la diffusione della lingua e cultura, non più rivolta esclusivamente agli Italiani all’estero e ai loro discendenti, ma aperta al mondo intero.
Il Com.It.Es. del South Australia spera che si arrivi al più presto a nuove elezioni dei Com.It.Es e del CGIE – che nel 2014 vedranno raddoppiati gli anni del loro mandato – dopo aver messo in atto una riforma che dia maggiori poteri ai Com.It.Es. sul territorio e al CGIE nei confronti del governo e del Parlamento.
Le Camere di Commercio rappresentano da moltissimi anni le realtà commerciali tra l’Italia e l’Australia e sono l’espressione di quella comunità imprenditoriale locale italiana che continua a promuovere il ‘Made in Italy’ tramite il commercio. Il ruolo di queste istituzioni resta sempre importante, particolarmente in South Australia dove non esiste un Ufficio Commerciale presso il Consolato d’Italia, per cui l’interazione e il rapporto tra questi enti è indispensabile, non solo per l’appoggio e il supporto alle aziende italiane, ma anche per affrontare le tante esigenze dei nuovi contatti e ditte italiane che in questo momento cercano nuovi mercati ed opportunità. Negli ultimi anni sono state introdotte nuove strategie economiche per quanto riguarda le Camere di Commercio Italiane all’Estero, soprattutto nell’ambito della riduzione e redistribuzione dei fondi. La Camera di Commercio Italiana di Adelaide ha finora saputo gestire la difficilissima situazione, ma si auspica un continuo appoggio e un incremento delle risorse per garantire una presenza e un servizio alle aziende italiane che operano in questo stato.
In attesa di un Suo cortese riscontro, Le porgiamo i più distinti saluti.
Il Presidente del Com.It.Es SA
Vincenzo Papandrea
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