Due sacerdoti di Vicenza, Gianantonio Allegri e Giampaolo Marta, e una suora canadese di 80 anni, sono stati rapiti da uomini armati nella notte tra venerdi’ e sabato, nella diocesi di Maroua, nel nord del Camerun, a pochi chilometri dalla frontiera con la Nigeria e il Ciad. Secondo fonti della diocesi di Vicenza, di cui Allegri e Marta fanno parte, due gruppi di uomini armati a bordo di auto hanno fatto irruzione intorno alle due di notte nelle case dei sacerdoti e delle suore, hanno messo a soqquadro tutto e portato via i tre religiosi. Non si esclude che i sequestratori siano terroristi islamici di Boko Haram, attivi nel nord della Nigeria, che hanno sconfinato in Camerun.
Marta e’ nel paese africano da oltre 6 anni, Allegri era arrivato li’ da un anno, ma in passato aveva vissuto in Camerun per circa 10 anni. L’unita’ di crisi della Farnesina si e’ messa immediatamente in moto, in coordinamento con l’ambasciata d’Italia a Yaounde’. Il ministro degli Esteri Federica Mogherini, sta "seguendo personalmente la vicenda" alla quale, attraverso l’unita’ di crisi, dedichiamo la massima attenzione", ma "con il massimo riserbo" per non mettere a rischio il lavoro di queste ore. Secondo una delle suore della Divina Volonta’ di Bassano del Grappa, che operano in Africa in stretto contatto con i preti vicentini, "pare che la polizia locale nei giorni scorsi abbia trovato un arsenale d’armi e che i ribelli abbiano detto ‘ve la facciamo pagare’. Da quanto sappiamo proprio oggi era previsto un incontro tra i sacerdoti per capire come proteggersi, ma stanotte e’ avvenuto quanto e’ avvenuto. Siamo sconvolte".
Grande la preoccupazione, a Vicenza e in tutta Italia. Papa Francesco ha detto che sta pregando per loro, sperando che tutto si risolva bene. Il sindaco di Vicenza, Achille Variati ha detto: "Non li conoscevo personalmente ma in citta’ stiamo vivendo apprensione e solidarieta’ verso la Diocesi". Vicenza, ricorda il sindaco, e’ una terra "che vede da sempre religiosi e laici molto impegnati nella solidarieta’ internazionale, in particolare in Africa".
Che la situazione nel nord del Camerun fosse tesa e sempre piu’ difficile lo aveva spiegato lo stesso Allegri in una recente intervista, ricordando che nonostante la diffusione del cristianesimo "c’e’ ancora una forte presenza di religioni intrise di culti africani, molti i musulmani". A Chiesa Viva, il sacerdote spiegava che il processo di evangelizzazione "si sta ulteriormente spingendo verso le montagne, tra le popolazioni Mofu, dove il culto e’ animista: un bel traguardo in quei luoghi cosi’ legati alla tradizione. La chiesa locale punta sul binomio ‘Vangelo e sviluppo’ ed in tal senso noi ci stiamo muovendo, senza forzature e con rispetto, promuovendo il ruolo dei laici e del clero locale". Nell’area si era recato recentemente il vescovo di Vicenza, monsignor Beniamino Pezziol, spiegando poi al suo ritorno che aveva trovato una situazione di grande poverta’ e accennando alle difficolta’ derivanti dalla presenza nell’area del nord del Camerun di formazioni estremiste.
Discussione su questo articolo