L’on. Laura Garavini, PD, a nome del suo gruppo politico, ha ovviamente tutto l’interesse a spostare i servizi consolari in tutta quella miriade di patronati che gravitano nella sua area politica, particolarmente all’estero dove, a detta di tanti addetti ai lavori, i patronati di centro-sinistra/sinistra hanno fatto di tutto, tra truffe ai connazionali in Svizzera e brogli elettorali sia a riguardo delle elezioni amministrative che quelle dei Comites.
Personalmente non solo non condivido l’idea dell’On Garavini, ma mi oppongo al concetto politico che sta alla base di queste sue dichiarazioni mediatiche. Ci tengo a precisare che la mia opposizione in merito al decentramento di servizi consolari ai patronati non si basa su una presa di posizione nei confronti dell’istituto di patronato, ma nei confronti del loro equilibrio territoriale e dell’attuale logistica e ingerenza che esercitano sui connazionali. Infatti, a tal fine ritengo che il principio del patronato va rivisto e rinnovato in linea con le evoluzioni e innovazioni della società contemporanea e dei cambiamenti generazionali dell’emigrazione Italiana in atto.
Ritengo che le attività consolari devono essere svolte dalle autorità competenti, ovverosia dai consolati stessi. Tanti dimenticano che è stato il Governo Prodi ad iniziare ed elaborare politiche e misure di tagli contro le comunità Italiane all’estero (vedi il Consolato di Amburgo e Norimberga) e successivamente tali misure sono state perseguite e ampliate in maniera sproporzionata e vessatoria a 360 gradi dal governo Berlusconi PDL-Lega. Infatti, e lo sostengo ormai da qualche tempo, in Europa è stata errata la politica di soppressione dei Consolati, ma andava rivista la posizione di Enti e delle ambasciate che a mio avviso non hanno più ragione di esistere all’interno dell’Unione Europe e quindi i tagli e risparmi potevano essere mirati là dove enti e istituzioni non erogano servizi e non apportano nessun valore addizionale ai connazionali.
A tal fine, mi auguro che non si attuino misure scellerate come quella proposta dalla Garavini di una possibile convenzione con i patronati per un decentramento di servizi consolari. Invece bisogna confrontarsi sul principio e utilizzo dell’istituto di patronato all’estero e proporre azioni di riequilibrio, efficienza e funzionalità per la capillarizzazione degli uffici di patronati particolarmente nella circoscrizione Europa. A tal fine mi auguro che tutto il centro destra si opponga a tale idea, la quale provocherebbe niente altro che consegnare definitivamente al PD e alla sinistra la circoscrizione estero.
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