E’ fra i vigneti e le piantagioni di canna da zucchero dello Stato del Maharastra che Roberto Colaninno ha costruito un ambizioso progetto: riportare la Vespa in India ed in pochi anni provare a monopolizzare il segmento ‘premium’ degli scooter convincendo le giovani generazioni colte della piu’ grande democrazia del mondo ad aderire alla qualita’ e al trend degli scooter della Piaggio.
Cosi’ oggi il presidente del gruppo, accompagnato dal figlio Matteo, dal presidente di Piaggio India Ravi Chopra, da ministri indiani e dall’ambasciatore d’Italia Giacomo Sanfelice, ha inaugurato il nuovo stabilimento per la produzione della Vespa a Baramati, il terzo che Piaggio ha costruito in questa citta’ in cui da’ lavoro ormai a 3.000 persone. Costruito da Piaggio Vehicles Private Ldt, si sviluppa su un’area di 150.000 metri quadrati di cui 32.000 coperti, ed e’ in grado di produrre 150.000 unita’ l’anno della Vespa LX, dotata di un nuovissimo motore 125 cc a 4 tempi e 3 valvole, che potranno diventare 300.000 entro la fine del 2013.
Concepita appositamente per il mercato indiano la Vespa LX inaugura nel paese un segmento ‘premium’ ad un prezzo di circa 66.000 rupie (quasi 1.000 euro); presenta adattamenti specifici dal punto di vista ergonomico, con una piu’ facile accessibilita’ a motore e pneumatici e sara’ silenziosa ed ‘eco friendly’, con consumi fra l’altro eccezionalmente bassi offrendo percorrenze superiori a 60 km con un litro di benzina.
Prodotto italiano, ma rigorose tradizioni indiane per la cerimonia, con l’accensione sotto un sole cocente delle lampade per auspicare la protezione del Dio Ganesh, la collocazione nella terra di vari alberi, e solo dopo il tradizionale taglio del nastro rosso che ha ufficializzato l’inaugurazione dello stabilimento, dove le coloratissime nuove Vespa LX 125 fanno gia’ bella mostra di loro sulle linee di montaggio.
Nel discorso inaugurale Colaninno ha ricordato che ‘quando nel 2003 presi il controllo di Piaggio feci il mio primo viaggio in India per visitare la fabbrica esistente per i veicoli a tre (Ape) e quattro ruote. Mi ricordo – ha proseguito – che si producevano allora 20 unita’ al giorno. Nel 2011, soltanto otto anni dopo, abbiamo superato le 1.000′.
Va detto che la presenza della Vespa in India e’ antica. Fu Enrico Piaggio negli anni ’50 a portarla nel subcontinente asiatico con accordi di produzione su licenza, prima con il gruppo Bajaj e poi con Lml, che terminarono pero’ negli anni ’90. La pausa e’ servita di riflessione per evitare gli errori del passato, ed ora tutto e’ pronto per una sfida commerciale, pensata e preparata accuratamente.
‘Abbiamo investito finora in India oltre 140 milioni di euro – ha spiegato Colaninno – perche’ ci troviamo di fronte ad un paese con un enorme potenziale, diventato strategico per il nostro gruppo anche nel settore delle due ruote. E’ il secondo mercato mondiale per l’industria della moto e la crescita continuera’ a due cifre nei prossimi anni. E nel mercato delle due ruote il segmento che piu’ cresce e’ quello degli scooter’.
Arriviamo all’ingresso nel mercato indiano ‘consci – ha detto – che dal 2003 le vendite nel mondo della Vespa si sono triplicate. E con l’orgoglio che la LX su cui si basa la versione prodotta qui, e’ lo scooter piu’ venduto in Europa. Se cio’ non bastasse questo modello e’ stato nel 2011 il due ruote europeo piu’ venduto negli Usa’. ‘Grazie all’India – ha concluso – Vespa diventa a tutti gli effetti un veicolo globale’ ed ‘il suo lancio coincide con una fase del tutto nuova della strategia di globalizzazione del nostro gruppo: focalizzazione sul cliente finale, attenzione alle esigenze delle diverse aree geografiche, un marketing ed una tecnologia che puntino a realizzare prodotti allo stato dell’arte’.
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