Tra poco meno di due mesi i francesi saranno chiamati alle urne per eleggere il Presidente della Repubblica e per rinnovare l’Assemblée Nationale. Un appuntamento importante i cui esiti avranno ricadute sull’intera Europa. Andrea Verde da Parigi fa sapere di aver aderito al Comitato di sostegno di Nicolas Sarkozy: «La grave crisi internazionale – dichiara l’esponente di Futuro e Libertà – sta favorendo la nascita di movimenti xenofobi e populisti un po’ ovunque: Nicolas Sarkozy può vantare un bilancio positivo anche se i sondaggi gli sono sfavorevoli».
Verde sostiene che i sondaggi vadano presi con prudenza e ricorda come «nel 1981, nello stesso periodo, non vi fossero dubbi: Valery Giscard d’Estaing sarebbe stato rieletto. Anche nel febbraio del 1995 i giochi sembravano fatti: Edouard Balladur avrebbe vinto facilmente. Sappiamo come é andata a finire. Giscard fu sconfitto da Mitterand e Balladur fu eliminato al primo turno. Chi pensa che Sarkozy si possa rassegnare alla sconfitta, nonostante i sondaggi, non fa i conti con il carattere di un uomo che riesce a dare il meglio di sé proprio nei momenti difficili».
Verde era presente a Marsiglia domenica scorsa per il primo grande meeting di campagna di Nicolas Sarkozy: «Il discorso che Sarkozy ha pronunciato davanti ai suoi sostenitori – osserva Verde – é la riprova che Sarkozy intende lottare sino in fondo. Ispirandosi alle ‘memorie di guerra’ del Generale De Gaulle, lui francese di sangue misto, ha cominciato con una lunga dichiarazione d’amore alla Francia. Per ben 133 volte in 55 minuti ha ripetuto la parola Francia e francesi e non ha pronunciato una sola volta la parola destra o sinistra, categorie oramai del passato remoto».
Durissimo il giudizio di Verde sulla candidata del FN Marine Le Pen e sul candidato socialista François Hollande: «La candidata del Front National Marine Le Pen vuole il ritorno al franco, l’uscita dall’Euro, il rispristino dei dazi doganali, la preferenza nazionale, il ripristino della pena di morte, prezzi controllati per i generi di prima necessità, la nazionalizzazione delle banche e immigrazione zero. Il socialista François Hollande (che si crede un novello Mitterand) vorrebbe ridurre il deficit pubblico con nuove assunzioni nella funzione pubblica, vuole smantellare il nucleare francese, abolire la riforma delle pensioni di Sarkozy, creare uno strumento per aiutare le Pme (ignorando che Sarkozy ha creato Oseo), smentisce la sera le dichiarazioni rese al mattino e, come ciliegina sulla torta, il Ps francese si é astenuto sul MES (meccanismo europeo di stabilità) mentre i socialisti europei erano a favore. Si ondeggia tra un fascismo rancido da osteria e farneticazioni di politicanti allo sbaraglio. Il Presidente Sarkozy – conclude Verde – é chiamato ancora una volta a dare il meglio di sé per vincere una grande battaglia per la Francia e per l’Europa».
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