AIG accoglie con entusiasmo la recente iniziativa del ministro dell’Agricoltura e del Turismo, Gian Marco Centinaio e il protocollo sottoscritto col suo omologo argentino Gustavo Santos, per un’attiva cooperazione a favore del turismo di “ritorno” degli italiani di Argentina, parte cospicua di quel “tesoretto” potenziale di 80 milioni di turisti (numero così calcolato dallo studio dell’Enit) a livello mondiale, con la massima concentrazione di italiani in Brasile, Argentina appunto, Canada, Usa, seguiti da Francia, Svizzera, Germania e Australia.
80 milioni di nostri connazionali fortemente interessati a fare ritorno, seppur anche solo vacanziero ed episodico, nel Paese delle origini, per riscoprire le proprie radici e gli elementi portanti e distintivi, alla ricerca di itinerari antropologici, storici, ambientali. Con un movimento economico e un introito potenziale per le casse italiane di oltre 650 milioni di euro.
“Il viaggiatore di ‘ritorno’- sottolinea il presidente nazionale di AIG, Filippo Capellupo, una vita nel turismo, nelle istituzioni e nel sociale, e tra l’altro presidente delle Pro loco calabresi, territorio dal quale proprio in Argentina sono emigrate centinaia di migliaia, se non milioni di persone, e sicuramente di origine calabrese sono la gran parte degli italiani della sterminata terra andina – è indubbiamente più sensibile alle origini, al territorio suoi e degli avi: dunque ai piccoli borghi e ai luoghi lontani dal turismo di massa e da quelli solitamente battuti dai tour operators. L’occasione di riportare gli italiani emigrati, a cominciare da quelli di Argentina, in Italia, senza dimenticare che nei confronti degli emigrati italiani esiste sempre un ‘debito’ che il Paese dovrebbe colmare, partendo da questo accordo di governo e col favore delle rispettive compagnie aeree di bandiera, è una preziosa e intelligente iniziativa che può dare grossi e concreti frutti. Auspichiamo, perciò, una nuova e più stretta collaborazione col Ministero, per i ‘ritorni’ dall’Argentina e da altrove, e per iniziative che riescano effettivamente ad incidere sul presente e il futuro del turismo in Italia”.
AIG è presente su tutto il territorio italiano con circa 80 tra Ostelli e “punti AIG” e conta su 40.000 soci. Nel 2017, si sono registrate nelle sue strutture oltre 480.000 presenze, il 75% delle quali costituito da giovani viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. E’ poi membro ed unico rappresentante per l’Italia della Federazione Internazionale degli Ostelli per la Gioventù (HI – Hostelling International), massimo organismo mondiale competente per la ricettività dei giovani, con status consultivo presso l’Unesco. Confluiscono in Hostelling International, 90 organizzazioni presenti in ogni continente, con oltre 4000 strutture in tutto il mondo, 32 milioni di pernottamenti annuali, e oltre 3 milioni di associati.
“Siamo, insomma, un vero, grande network– chiarisce Carmelo Lentino, segretario nazionale di AIG, anche lui lunga esperienza nel turismo e nel mondo della rappresentanza giovanile – di cui si può beneficiare per costruire ogni interazione possibile e ogni utile partnership. Ci sono, appunto, organizzazioni nazionali gemelle di AIG in ogni parte del mondo, a cominciare da Argentina, Canada, Usa, Brasile, Francia, Svizzera, Germania e Australia: i Paesi dove, come evidenziato, è più alta la concentrazione di italiani e di italiani pronti a fare turismo ‘di ritorno’. La nostra disponibilità organizzativa, tecnica e logistica è totale, e siamo prontissimi appunto a dare il nostro contributo a cominciare dall’Argentina, per generare, favorire e accogliere questi nuovi flussi, anche in ottica di reciprocità e di scambio”.