Prima di tutto, auguro buon anno ai lettori di ItaliaChiamaItalia. L’iniziativa del Governo di promuovere il Turismo delle Radici è lodevole e deve essere portata avanti. Si tratta di un’iniziativa importante per tutti. Infatti, è utile per gli italiani all’estero ed i loro discendenti, i quali possono tornare in contatto con quei territori nei quali affondano le loro radici, ma anche per noi che stiamo qui in Italia.
Basta pensare alle strutture ricettive (come gli alberghi, gli agriturismi e i ristoranti) che potranno vedere un aumento considerevole dei clienti.
Inoltre, anche i musei e la cultura di ogni singola realtà italiana, da nord a sud avrebbero un certo risalto.
L’Italia è ricca di posti in cui ci sono storia e cultura. Per esempio, la Lunigiana, regione storica oggi divisa tra Toscana e Liguria, fu governata dai Malaspina, che discesero dagli Obertenghi. Da questi ultimi discesero anche i Nuovi Guelfi, del cui casato fece parte la famiglia tedesca dei Braunschweig-Wolfenbuttel, e da questi ultimi discende la famiglia reale britannica (oggi regnante) dei Windsor.
A Messina c’è ancora oggi una comunità greca, come ce ne sono anche nel Reggino, a Roghudi.
La città siciliana ha delle chiese di rito bizantino e di lingua greca, che sono diverse da quelle di Piana degli Albanesi poiché non sono uniate ma sono da sempre in comunione con Roma e sono di lingua greca.
Nella cittadina di Caprileone, sempre in Provincia di Messina, vi è il culto di San Costantino, uno dei rari esempi nella cristianità latina di culto dedicato all’imperatore romano, il quale non è inserito nel martirologio romano.
Far conoscere storie simili è importante, anche per poterle tramandare. Questo 2024 sarà l’anno del Turismo delle Radici, tante le iniziative che verranno messe in campo. Le racconteremo sulle pagine di questo quotidiano online, dal 2006 gli italiani all’estero sul web.