Quando pensiamo che non ci sia limite al peggio, ecco una nuova sparata di Fabio Porta, deputato eletto in Sudamerica, che proprio non ce la fa a rinunciare al suo animo da cabarettista.
Porta, evidentemente, è un signore che, sebbene sia formalmente e legalmente residente in Brasile, evidentemente non vive all’estero, vive a Roma, con la sua famiglia. E’ davvero un peccato che i brasiliani non abbiano come rappresentante un vero italo-brasiliano: fosse così, sarebbero meglio rappresentati nel Parlamento a Roma.
Quella del deputato per il MAIE è una vera e propria ossessione. Forse perché il nostro Movimento, stando al governo, ha riaperto sedi diplomatico-consolari che lui e il suo gruppo politico avevano chiuso: vedi, per esempio, Montevideo, Manchester, Newark, Santo Domingo, tra gli altri. Il governo di Porta ha chiuso oltre sessanta sedi nel mondo, tra Ambasciate, Consolati e Istituti di Cultura italiana. Una carneficina.
Porta è davvero comico quando, con il suo solito bla bla, parla della difesa di qualche giornale italiano all’estero a cui hanno tolto il contributo: questo non è forse accaduto quando lui e il suo partito erano al governo? Perché non si è mosso in quel momento? Facile parlare e non agire mai: una caratteristica tipica di questo personaggio che è in Parlamento da oltre dieci anni senza alcun risultato per gli italiani nel mondo.
E’ poi davvero incredibile che l’onorevole Porta sia contrario a cose che invece stanno molto a cuore agli italiani all’estero, come per esempio la nuova sede consolare a Montevideo. Non è che la critica solo perché il suo partito l’aveva chiusa e il MAIE l’ha riaperta? Per giunta, una sede più grande, moderna, dotata di tutta la tecnologia d’avanguardia e di tutto il personale necessario ad offrire ai connazionali servizi consolari efficienti in tempi dignitosi.
Non parliamo poi del suo atteggiamento per quanto riguarda la manifestazione di protesta che il MAIE sta organizzando a La Plata. E’ davvero paradossale il fatto che Porta difenda l’operato di un Console che fa acqua da tutte le parti. E pensare che si tratta della stessa circoscrizione consolare in cui, nel momento dello scrutinio del voto degli italiani all’estero, venivano individuate presunte gravi irregolarità. Se non fosse stato per i delegati MAIE presenti allo scrutinio, che hanno controllato e difeso come leoni i voti validi veri scartando quelli evidentemente irregolari, Porta sarebbe rimasto a casa. Altro che Parlamento. Proprio una strana persona Porta, no?
Forse è meglio che Fabio Porta torni più spesso in Brasile e negli altri paesi del Sudamerica, per vedere di persona la disastrosa situazione di alcuni Consolati. E’ in Parlamento da oltre undici anni, che ha fatto oltre al bla bla? Ah sì, giusto: a lui si deve la tassa sulla cittadinanza di 300 euro, che oggi pagano tutti i connazionali e che non è servita a nulla. Auguri.
On. Franco Tirelli, deputato MAIE eletto in Sudamerica