"Quello degli italiani all’estero è un tema particolarmente difficile per la Farnesina in questo momento, perchè non c’è dubbio che la compressione di bilancio in una struttura finanziaria nella quale il 60% delle risorse riguardano spese fisse – quindi spese logistiche, affitti, personale, contratti vari – e il 40% sono spese che possono essere compresse, la riduzione di 200 milioni di euro va drammaticamente a cadere su questo 40%. Di conseguenza la proiezione è esponenziale nel danno che subiamo". Così il ministro degli Esteri, Giulio Terzi Sant’Agata, durante l’audizione di fronte alle Commissioni Esteri riunite di Camera e Senato. "Credo però – ha continuato il titolare della Farnesina – che ci sia ancora molto lavoro da fare, e in grande rapidità, per portare avanti questa spending review che consenta di non isolare nessuna area e di fare emergere le priorità". Certamente, ha concluso il ministro, tutto ciò che riguarda "la nostra presenza nel mondo resta una priorità veramente elevata, anche per ciò che riguarda la rete consolare, la diffusione della cultura italiana nel mondo e i nostri istituti di cultura".
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