Giulio Terzi Sant’Agata ha chiuso ieri l’ottava conferenza degli ambasciatori italiani nel mondo, evento che si è tenuto alla Farnesina. Il ministro degli Esteri, alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante il suo intervento ha parlato fra le altre cose dell’impegno e dell’attenzione della rete diplomatico-consolare per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. In tutto il mondo, ha ricordato Terzi, sono state organizzate moltissime iniziative per celebrare il 150esimo: "Durante tutti questi mesi i nostri ambasciatori e il personale tutto nei quasi 900 uffici diplomatici, consolari e culturali sono stati pervasi da un sentire veramente comune e diffuso. Attraverso le sue ambasciate, la Farnesina ha colto questo momento per organizzare, sostenere, patrocinare centinaia e centinaia di iniziative in tutto il mondo". Si è trattato di "un momento unico nell’affermazione dei valori e i fondamenti del pensiero che ha ispirato il nostro Risorgimento, la nostra grandezza e l’eccezionalita’ di un secolo e mezzo di storia che ha fatto del nostro Paese una avanzata democrazia europea".
Il titolare della Farnesina ha dato un importante ruolo agli italiani nel mondo, spesso protagonisti delle iniziative organizzate per celebrare l’Unità d’Italia. E la Farnesina, con le iniziative promosse, ha rinsaldato il filo diretto con gli italiani all’estero. Le iniziative legate ai 150 anni hanno rappresentato "un progetto che ha rinsaldato quel filo d’oro che lega, nella loro storia e nelle loro emozioni, i nostri connazionali al nostro Paese". "Quella così grande parte d’Italia che vive e opera al di fuori dei confini ha partecipato, con straordinario entusiasmo, signor presidente – aggiunge Terzi rivolgendosi al Capo dello Stato Giorgio Napolitano -, alle visite da lei rese all’estero in occasione del 150mo anniversario: una stagione che deve essere ulteriormente proseguita e incoraggiata". "Oggi è sotto una nuova luce che si situa anche il rapporto complessivo con quelle fondamentali risorse che sono gli italiani nel mondo, la diffusione della nostra lingua e della nostra cultura".
In uno dei passaggi del suo intervento, il ministro degli Esteri osserva: "La diplomazia italiana vive con forte motivazione le difficoltà di questo tempo". "E’ una motivazione che trascende i timori di insuccesso, restrizioni finanziarie, disagi famigliari, condizioni precarie di sicurezza e di vita quotidiana, che in molti paesi le nostre ambasciate sperimentano". Pur in mezzo a mille difficoltà, Terzi assicura che la Farnesina "intende essere sempre di piu’ un punto di riferimento centrale anche per le politiche di crescita economica del Paese, per sostenere con strumenti efficaci e innovativi di internazionalizzazione del sistema economico".
FARNESINA MOTORE SVILUPPO ITALIA Oggi, al convegno ‘Diplomazia e imprese nel mondo globalizzato’ organizzato nella ‘sua’ Bergamo, Giulio Terzi ha spiegato che la Farnesina e’ sempre piu’ centrale ‘come ministero economico impegnato a sostenere lo sviluppo del Paese’. ‘La Farnesina deve essere sempre piu’ motore di sviluppo per l’Italia’. Temi centrali, a suo dire, sono quelli dell’attrazione degli investimenti stranieri in Italia e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
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