Roma – L’avete vista la puntata di ieri di Youdem? Hanno contattato un marziano ubriaco e lo hanno fatto passare per il portavoce del PdL a Londra, col chiaro intento di mettere in ridicolo il partito di Silvio Berlusconi. La sinistra non demorde, quando ci si mette, sa fare anche il lavoro sporco…
Ironia a parte, ieri a Youdem è stato evidente il ruolo fallimentare di Maurizio Morabito, portavoce del PdL nel Regno Unito, che non solo non ha saputo rispondere alle domande che arrivavano in studio, e neppure a quelle del conduttore, ma è stato addirittura capace di dire che non è importante avere un coordinatore del PdL nel Mondo a Roma.
Figuriamoci! Noi da anni ci battiamo per un PdL nel Mondo che sia vicino a iscritti e simpatizzanti, per un PdL che da Roma coordini l’estero, con direttive, iniziative, con un’organizzazione degna di tale nome. E Morabito invece ci spiega che non è necessario un coordinatore mondiale. Perché “ci sono Picchi e Fantetti”: già, come se l’Europa fosse il mondo intero. E come se i due di cui sopra avessero capacità e carisma di portata mondiale.
Ricordiamo a chi ci segue che Picchi e Fantetti sono gli stessi che all’ormai famoso incontro con Catricalà non c’erano nemmeno: e si parlava di temi importantissimi per gli italiani nel mondo.
Durante la trasmissione Morabito afferma che “quando arriveranno le elezioni”, il PdL nel Mondo potrà avere un coordinatore mondiale, una sua personale speranza. Ma forse non si rende conto che lo scandalo è proprio lì nelle sue parole: tutti questi anni sono stati anni buttati? L’ errore di ogni cattiva gestione politica e’ appunto quello di attivarsi solo in prossimità di elezioni! Cercare un coordinatore all’ultimo momento ha il sapore di una beffa, se non vogliamo dire truffa, per gli elettori! Il lavoro andava fatto nel corso della legislatura, per tempo.
“Un coordinatore mondiale… il mondo è grande, come farebbe?”, dice ancora il pidiellino da Londra. E come fa Eugenio Marino, responsabile del Pd per gli italiani nel mondo? E’ un genio? E’ Goldrake? Suvvia! Questo è essere ignoranti in materia! Questo è avere le fette di salame sugli occhi!
Maurizio Morabito in trasmissione ha imbarazzato tutti noi che nonostante tutto nel PdL crediamo ancora. Si e’ impegnato in grandi ridicole celebrazioni nei confronti di Picchi e Fantetti, ma non è stato capace di dire altro. “Sì, va bene, abbiamo capito”, lo zittisce il conduttore della trasmissione. Già, abbiamo capito che Morabito vive su un altro pianeta.
Eugenio Marino, dallo studio, Morabito se l’è divorato. Marino giganteggia, in confronto al pidiellino. Ed è giusto quel che dice: il fatto di non avere un coordinatore del PdL rende difficile il lavoro anche allo stesso Pd e agli altri partiti. Perché non esiste, ad oggi, un interlocutore ufficiale per il PdL oltre confine. E Marino ha centrato il punto: l’Europa non è il mondo.
Morabito: “Non volevo mettere in difficoltà Marino”. Ah ah ah, da morire dal ridere. E poi: “Il coordinatore del Pd nel mondo è nominato”. Ma allora tutti i coordinatori nominati da Picchi e Fantetti in questi giorni? Non valgono niente, dunque, come sempre da noi sostenuto? Grazie a Morabito per la conferma. E ancora: Caselli non è forse stato nominato? Mica è stato eletto coordinatore del PdL all’estero! Altre risate a crepapelle.
Il conduttore a Morabito: “Lei sta delineando un partito che non c’è”. Proprio così.
Ottima la domanda di Giuseppe Della Noce, direttore Aise, giornalista di grande esperienza: “Morabito, ma se Picchi e Fantetti hanno bisogno di un indirizzo politico, da chi devono andare?”. Non abbiamo sentito la risposta. Anzi, siamo stati disturbati dalle sue interruzioni inutili: “Posso intervenire?”, e ancora “Pronto?”. Aspetta il tuo turno, Morabito! E se poi devi intervenire per dire idiozie, forse il silenzio ti conviene! A sentirlo, Marino si occuperebbe “dei partiti altrui” perché vorrebbe un sostegno persino dal PdL, nell’interesse degli italiani all’estero! Mah!
La chicca, il portavoce del PdL del Regno Unito ce la regala a fine puntata, rispondendo ad una domanda di un telespettatore da Londra, che gli fa notare di non avere notizie del PdL Regno Unito dalle ultime elezioni del 2008: abbiamo avuto Frattini qualche giorno fa, ha spiegato Morabito, e Alemanno “qualche anno fa”. Ha ha ha, allora e’ tutto ok , complimenti!
Insomma, il PdL esce distrutto da questo confronto. E il fatto di non avere in studio un esponente istituzionale del Popolo della Libertà – erano stati invitati al dibattito diversi parlamentari PdL eletti all’estero – la dice tutta. Forse il Pdl in questo modo reagisce alla strategia comunicativa del programma abbastanza indirizzato politicamente, ma anche questa scelta, che poi lascia spazio ai meno adatti, si ritorce contro il partito. Ed e’ un peccato per tutti quegli italiani che, ancora oggi, nonostante tutto, credono nella visione poliitca del PdL anche oltre confine.
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