“Per diatribe ormai storiche tra la Mangione e Della Nebbia il CGIE si fa complice di una disgraziata decisione che infanga il buon nome (o quello che ne è rimasto) del CGIE stesso. Il dare e poi togliere un patrocinio (gratuito) alla più importante manifestazione che riguarda i nostri giovani (fuga di cervelli) all’estero è inverosimile, come se il patrocinio fosse stato dato a Della Nebbia e non a una manifestazione cui hanno aderito le più importanti figure politiche ed istituzionali d’Italia”. Augusto Sorriso, già consigliere CGIE, oggi membro del Comites di New York e coordinatore MAIE Usa, è deluso e arrabbiato.
L’ultima notizia è quella che il CGIE ha tolto il patrocinio alla Conferenza dei ricercatori Italiani nel mondo che ogni anno si svolge a Houston. Tutto per un battibecco tra Silvana Mangione, vicesegretario CGIE, e Walter Della Nebbia, presidente Comites Houston. Sorriso è schifato, anche perché Michele Schiavone, segretario generale del Consiglio, secondo lui ha sbagliato a farsi mettere in mezzo e poi a togliere il patrocinio del CGIE all’evento.
“Un Segretario Generale che per usare un eufemismo definirei “poco accorto” che si presta a queste idiozie diretto abilmente da un rancoroso Vice Segretario hanno prodotto questo povero e vergognoso ritratto della conduzione del CGIE. Tutto questo mi riporta alla mente la vicenda dell’allora Vice Segretario Generale Anglofono Rapana’ che abilmente manovrato ed indotto a stupide decisioni fu costretto alle dimissioni e poi sostituito da colei che l’aveva manovrato ed indotto a sbagliare”.
“Pur ritenendo che il CGIE possa ancora essere un elemento essenziale della Rappresentanza, credo questi comportamenti e decisioni porteranno, se continuati, al suo disfacimento. La proposta che riguarda l’innalzamento a 10.000 del numero di connazionali necessari per formare un COMITES è un altro capitolo di vergogna che spero, anzi sono certo, l’Assemblea del CGIE ci eviterà, ma a suo tempo la verità su questa scellerata proposta e trattativa dovrà venir fuori. La verità? Siamo in mano alla politica più becera che il CGIE ricordi”.
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