“Tutti i lavoratori rientrati in Italia che, dopo un periodo di lavoro all’estero, siano rimasti disoccupati, possono accedere all’indennità di disoccupazione per i rimpatriati: una prestazione economica calcolata sulla base di retribuzioni convenzionali stabilite, annualmente, da decreti ministeriali. Circa 6.000 persone ogni anno usufruiscono di questa misura; tale provvedimento andrebbe però adeguatamente valorizzato e promosso tra i nostri connazionali all’estero, specialmente in un periodo di crisi come quello che stiamo oggi vivendo. A tal proposito avevo già presentato, lo scorso luglio, un’interrogazione al Ministero del Lavoro”. Lo afferma in una nota la deputata del MoVimento 5 Stelle Elisa Siragusa, eletta nella circoscrizione Estero e membro della III Commissione alla Camera.
“Per quel che riguarda invece i termini della norma – ricordiamo che per accedere alla prestazione il lavoratore deve essere rimpatriato entro 180 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, e dichiarare l’immediata disponibilità al lavoro entro 30 giorni dalla data del rimpatrio – avevo presentato un emendamento al Decreto Rilancio (92.08): in considerazione della situazione emergenziale da Covid-19 e delle limitazioni all’ingresso nel territorio nazionale, avevo proposto infatti che il periodo di presentazione della richiesta fosse esteso fino al 31 dicembre 2020. Purtroppo, l’emendamento non è stato approvato, ma mi impegnerò a ripresentarlo alla prima occasione utile”.
“L’emergenza Covid mi spinge a pensare – ribadisce Siragusa – che sia ora più che mai necessario diffondere la conoscenza di questo strumento tra i nostri connazionali. Per questo, credo sia indispensabile l’istituzione di un portale unico per gli italiani all’estero, oggetto tra l’altro di due mie risoluzioni in discussione in Commissione Esteri. La creazione di questo portale semplificherebbe l’accesso alle informazioni utili a chi decidesse di partire per l’estero, a chi fosse residente fuori d’Italia, a chi decidesse di tornare”, conclude.