Giorgio Silli, Sottosegretario agli Esteri, è intervenuto mercoledì 21 giugno all’Assemblea plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero, alla Farnesina.
Parlando dello scottante tema dei servizi consolari, Silli ha spiegato: “Il governo è consapevole che i servizi consolari sono da rafforzare, questo non è un problema della rete, ma è un problema di bilancio, tutto ciò che riguarda gli italiani all’estero è un problema legato all’attualizzazione delle strutture e sovrastrutture ed è un problema di risorse”.
“È una questione di priorità politiche – ha ribadito Silli -, nell’ultimo bilancio siamo riusciti, grazie al ministro Antonio Tajani, a dirottare alcuni fondi sui servizi consolari, speriamo di avere i numeri e la volontà da parte di tutti di riuscire a incanalare una quantità di denaro più grande dal prossimo mese in poi affinché il governo abbia i fondi per rafforzare le strutture consolari”.
Il Cgie “deve affrontare una riflessione comune – ha concluso Silli -. Se emergeranno idee o proposte da vagliare saranno le benvenute, il governo lavora sulle proposte del Cgie, raccomando a tutti lo spirito di collaborazione”.
Secondo Silli è inoltre necessario rafforzare gli organi di rappresentanza degli italiani nel mondo.
“Le comunità degli italiani all’estero sono un prezioso tratto distintivo della storia italiana e hanno un ruolo strategico. Voi consiglieri assumete la vostra carica in una complessa fase dove il Pnrr funge da motore di sviluppo. Tale cambiamento coinvolge anche il sistema di rappresentanza degli espatriati. L’obiettivo è consolidare i legami tra comunità nel mondo e istituzioni rafforzando il ruolo degli organi di rappresentanza: questo è necessario a fronte del numero crescente di italiani all’estero, un fenomeno che interessa anche giovani connazionali che espatriano senza precise sicurezze”.
“I nuovi emigrati giungono all’estero con varie difficoltà e non è sempre agevole intercettare la nuova emigrazione trattandosi spesso di cittadini non iscritti all’Aire. Serve un costante raccordo con gli organismi di rappresentanza, in particolare i Comites, al fine di fornire una rete di appoggio ai connazionali”.