Si e’ svolto lo scorso 16 febbraio presso l’aula magna dell’Istituto Professionale di Stato “Francesco Paolo Cascino" di Palermo il convegno dal titolo “L’emigrazione giovanile Siciliana” organizzato dall’ Associazione Sicilia in Europa. Erano presenti come relatori, il prof. Arrigo Musti, Pittore e Scultore, in rappresentanza degli artisti siciliani famosi all’estero; la dott.ssa Elisa Martorana, Graphic Designer e Fotoreporter, in rappresentanza degli artisti emergenti siciliani; Adalberto Catanzaro, rappresentante associazioni giovanili – presidente dell’associazione "Quelli di Pittalà"; Filippo Cangemi, noto avvocato civilista; la Prof.ssa Lucia Assunta Ievolella (Dirigente scolastica stituto Professionale di Stato Francesco Paolo Cascino di Palermo) ed il Presidente di Sicilia in Europa, Vincenzo Nicosia. A moderare l’evento, il dott. Agostino Portanova.
Ad aprire i lavori, la prof.ssa Ievolella che oltre ai saluti di benvenuto, ha sottolineato l’importanza di questi incontri con i giovani che hanno lo scopo di sensibilizzare e prepararli al mondo del lavoro.
L’avvocato Filippo Cangemi ha trattato l’argomento sottolineando la differenza tra la vecchia emigrazione e quella attuale, soffermandosi sulla carenza di infrastrutture territoriali. Elisa Martotana, ha evidenziato il fatto che I giovani, grazie alle mancate applicazioni delle leggi, da parte delle istituzioni, subiscono la carenza di inserimento nel mondo del lavoro.
Adalberto Catanzaro, ha spiegato che finita l’universita’, la maggioranza dei giovani, non trovando occupazione, tende ad emigrare lì dove ha molte piu’ possibilita’ di esprimere la propria professionalita’.
La conclusione dei lavori e’ stata affidata al Presidente Vincenzo Nicosia, il quale ha sottolineato che tra il 2003 e il 2012, gli inattivi in eta’ da lavoro sono cresciuti nel sud di oltre 750 mila unita’. Nel 2009 sono partiti in direzione del centro nord oltre 23 mila giovani e nei prossimi 20 anni, il mezzogiorno perdera’ quasi un giovane su 4 e nel 2050 gli under 30 al sud passeranno dagli attuali 7 milioni a meno di 5.
Per quanto riguarda l’estero, gli iscritti all’anagrafe degli Italiani residenti all’estero (Aire) di eta’ compresa tra i 20 e i 40 anni hanno registrato un incremento (dovuto a un flusso in uscita dall’Italia) pari a 316 mila e 572 unita’ tra il 2000 e il 2010 con un ritmo di oltre 30 mila espatri all’anno.
A parte la tragedia dell’emigrazione, si aggiunge il danno economico: infatti, i nostri cervelli in fuga all’estero hanno portato con sè circa 4 milioni di euro. Si tratta del valore di tutti i brevetti da loro realizzati al di là delle Alpi, negli ultimi 20 anni. Il 35% dei migliori 500 ricercatori Italiani abbandona il Paese.
Concludendo, Nicosia si augura che al piu’ presto le istituzioni regionali e Nazionali comincino a trovare delle soluzioni valide per arginare questo dramma che sta attanagliando i giovani Siciliani e non solo.
Discussione su questo articolo