Si e’ svolta con successo in Turchia la settimana della Cucina Italiana nel Mondo. Giunta alla sua seconda edizione, anche quest’anno un programma ricco di eventi ha rilanciato il valore e la qualita’ delle tradizioni enogastronomiche nostrane in un Paese che, come l’Italia, condivide passione e amore per il buon cibo.
Con i turchi ancora increduli dopo la mancata qualificazione dell’Italia ai mondiali si e’ trattata anche di un’occasione di riscatto per il nostro Paese attraverso un settore che non conosce crisi grazie alla qualita’, all’unicita’ e alla forte connessione con la cultura e l’identita’ italiana. I tanti temi di questa seconda edizione sono stati trattati attraverso un ricco programma di seminari e workshop.
Con lo show cooking inaugurale dello chef Carlo Cecchini di lunedi’ scorso, operatori e scuole di Cucina, con il patrocinio dell’Ambasciata Italiana ad Ankara e del Consolato Generale di Istanbul, hanno affrontato l’ambizioso obiettivo di parlare di qualita’, sostenibilita’, cultura, sicurezza alimentare, educazione, identita’, territorio, biodiversita’.
La rappresentanza diplomatica italiana in Turchia ha reso possibile una settimana di eventi che hanno ribadito l’importanza del made in Italy, valorizzandolo sotto vari aspetti e andando oltre le semplici degustazioni. Ha incuriosito il tema de “la biodiversita’ a tavola”, spiegato da Pietro Santamaria, professore dell’Universita’ “Aldo Moro” di Bari, che ha tenuto un seminario sulla varieta’ degli ortaggi portando come esempio prodotti pugliesi.
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