Su ItaliaChiamaItalia lo abbiamo sottolineato più volte: è quanto mai necessario fare di più per l’universo degli italiani all’estero e il Sistema Italia nel mondo. Per farlo, però, servono risorse. E alla Farnesina il piatto piange.
I sindacati del MAECI Sndmae e Cgil e le associazioni Did, Diplo21 e Globe Mae lanciano l’allarme per l’attuale situazione del ministero, che definiscono “gravissima” e, tracciando un paragone con le risorse a disposizione dei principali Paesi europei, parlano di sedi all’estero “in ginocchio”. E’ la fotografia di quanto sta accadendo oltre confine: chiudono le Ambasciate, i consolati, le sedi degli Istituti di cultura. E’ davvero un massacro.
“Il personale di ruolo del MAECI è diminuito di quasi il 25% in dieci anni. Solo quest’anno andranno in pensione oltre 120 persone. I numeri comparati sono impietosi: la Farnesina deve far fronte a compiti crescenti nei più diversi scenari globali con risorse finanziarie oggi pari ad appena lo 0,11% della spesa pubblica. Una frazione di quelle a disposizione delle diplomazie degli altri principali Paesi europei”, scrivono i sindacati e le associazioni in una nota congiunta, diffusa in occasione della Conferenza degli Ambasciatori.
Diplomatici e funzionari provano a fare il massimo, ma “il divario tra le poche, declinanti, risorse disponibili e i crescenti compiti istituzionali indispensabili al sistema Paese sembra accrescersi sempre più”.
I tagli dell’ultimo decennio hanno penalizzato la Farnesina
Condividiamo l’allarme lanciato dalle forze sindacali, che non proteggono lo status quo, anzi, chiedono rinnovamento e risposte adatte al terzo millennio, ma chiariscono che per fare questo non si può buttare via il bambino con l’acqua sporca.
Gli ultimi governi si sono accaniti in continuazione nei confronti di un mondo, quello dell’emigrazione, che ha tanto da offrire all’Italia, anche a livello economico, se solo un governo saggio e lungimirante fosse capace di valorizzarlo. Invece, nulla si muove in questo senso. I tagli, però, quelli sì, non mancano mai.
“I tagli lineari dell’ultimo decennio – denunciano ancora i sindacati – hanno penalizzato la Farnesina, più di altre strutture in Italia con una ben maggiore dotazione finanziaria, limitando fortemente la nostra proiezione estera. Occorre una inversione di tendenza! Ne va del futuro di una Istituzione chiave dello Stato, che ha il fondamentale compito di rappresentare il Paese all’estero e di promuovere gli interessi nazionali in scenari globali sempre più complessi e competitivi”, conclude la nota.
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La battaglia per servizi consolari degni di un Paese civile come l’Italia è sacrosanta. E noi la porteremo avanti fino alla fine, fino a che i nostri connazionali non saranno soddisfatti nelle loro giuste pretese.
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