Michele Schiavone, segretario generale del Cgie, in una conferenza stampa convocata dopo l’incontro con il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, tenutosi venerdì scorso, parlando con i giornalisti ha spiegato: “Abbiamo avuto modo di discutere con il sottosegretario Della Vedova sulle elezioni dei Comites e del Cgie, su quali sono le intenzioni del governo e se, nella situazione attuale, ci sia un piano B. Serve capire come e quando i paesi colpiti dalla pandemia debbano partecipare, le modalità di voto e il percorso per raggiungere l’appuntamento”.
“Noi auspichiamo che ci sia un programma complessivo che parta dalla comunicazione, a cui la Farnesina sta già lavorando, per cercare di mettere insieme un programma che dovrà sostenere la campagna elettorale”.
Le elezioni dei Comites sono fissate il 3 dicembre e “coinvolgono 101 Comitati all’estero, la rappresentanza di base dei territori, ai quali dovrebbero aggiungersi 12 nuovi Comites nei territori dell’Asia e del Medio Oriente”.
Ma prima delle elezioni dei Comites, ha sottolineato Schiavone, “è necessaria una riforma complessiva degli organismi e auspichiamo che in questa discussione di riforma si metta mano anche a una riforma della rappresentanza estera. Anche le politiche per gli italiani all’estero dovranno essere aggiornate per far esprimere al meglio le nostre comunità”, soprattutto dopo “il referendum che ha tagliato il numero dei parlamentari, compresi quelli eletti all’estero”. “Sarebbe utile per la credibilità di questi organismi avere le idee chiare su come avanzeranno gli appuntamenti per affrontare al meglio le elezioni”.
“Siamo stati sollecitati più volte a intervenire per permettere la vaccinazione degli iscritti all’Aire che si trovano temporaneamente in Italia e l’ordinanza è stata firmata: un lavoro felice che abbiamo svolto insieme ad alcuni parlamentari eletti all’estero”.
“Su questo esempio di convergenza auspichiamo che in futuro possa avanzare una politica che possa avere legami dalla base al parlamento, dalle comunità al governo. Questo è il senso della rappresentanza che auspichiamo: è utile che tutti i soggetti che hanno responsabilità possano far avanzare le politiche per gli italiani all’estero”.
“Ci aspettiamo da parte del governo e del sottosegretario Della Vedova un’iniziativa dialogante e di indirizzo che ci possa far conoscere le intenzioni a livello complessivo” sugli italiani all’estero. “Quello che ci interessa è capire come, quando e le modalità con le quali il governo desidera intervenire. Serve passare dalla teoria alla prassi, ci aspettiamo che indichi quali sono le iniziative che il governo intende prendere”.