Michele Schiavone, segretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero, in una nota dichiara: “Dopo oltre dieci anni si terrà la IV Conferenza permanente Stato – Regioni – Province Autonome – CGIE. L’appuntamento fortemente voluto dal Cgie servirà per aggiornare l’agenda delle politiche per gli italiani all’estero”.
Schiavone spiega che l’appuntamento si terrà “a distanza di una decade dall’ultima assemblea plenaria di questo organismo, che diversamente dovrebbe svolgersi con una cadenza triennale. La riunione servirà a fare il punto sui profondi cambiamenti sociali, culturali e migratori avvenuti in Italia in questi anni”.
“Nel periodo in esame le trasformazioni tecnologiche intervenute nel mondo del lavoro e negli ambiti sociali e della formazione, la conoscenza e i saperi hanno alimentato il fenomeno migratorio coinvolgendo anche l’Italia, che è ritornata a generare espatri di donne e uomini, giovani e adulti paragonabili al periodo della grande ondata emigratoria della seconda metà del secolo scorso”.
La conferenza “dovrà determinare i futuri obiettivi triennali sui quali il Governo, le Regioni, le Province Autonome e il Cgie dovranno lavorare. Occorre porre rimedio all’emorragia degli espatri, attrarre e creare un circolo virtuoso per il rientro dei nostri connazionali che hanno maturato esperienze all’estero e aggiornare gli strumenti legislativi”.
Secondo Schiavone, “bisogna pensare a politiche attive rivolte agli oramai sei milioni di connazionali residenti all’estero, favorendo la promozione di un sistema integrato tra Governo, Regioni, Province Autonome e gli italiani all’estero rappresentati dal CGIE”.
“In un mondo globalizzato nel quale merci, servizi e capitali sono regolati da norme sovranazionali è necessario aggiornare anche la sfera dei diritti della libera circolazione dei cittadini che oggi si spostano con maggiore facilità rispetto al passato. Il nostro Paese è chiamato ad affrontare questa nuova sfida con autorevolezza e con strumenti adeguati, valorizzando gli assets espressi dagli italiani all’estero”, conclude il segretario generale del CGIE.