Si è tenuto martedì 11 luglio il Comitato di presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, appuntamento a cui ha partecipato anche il Sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli, che – tra le altre – ha la delega per gli italiani nel mondo.
Michele Schiavone, in conferenza stampa dopo l’incontro con il Sottosegretario, a due settimane dall’assemblea d’insediamento del CGIE, ha dichiarato: “I numeri sugli espatri sono allarmanti, anche perché sono confrontati con l’inverno demografico. È una situazione emergenziale: è necessario pensare alla convocazione di una nuova conferenza mondiale sull’emigrazione”.
“Le situazioni difficili non possono essere risolte con i palliativi, dobbiamo affrontare di petto questa situazione sistemica”, ha proseguito Schiavone, sottolineando che in Italia “si parla esclusivamente, per ragione elettorali, dell’immigrazione, quando sappiamo che il problema sono gli espatri. Serve uno sforzo reale affinché l’argomento che attiene il mondo degli italiani all’estero venga ripreso e approfondito. Dobbiamo ridefinire le questioni e dare una prospettiva al fenomeno emigratorio italiano”.
“Abbiamo dialogato con il sottosegretario Silli sugli argomenti che riguardano le nostre comunità italiane all’estero: è stata l’occasione per far ripartire le attività del CGIE. È stato un dialogo molto utile, che ha dimostrato una grande disponibilità a farsi parte propositiva di molte nostre sollecitazioni”.
Tra gli argomenti trattati, ha spiegato Schiavone, c’è la programmazione delle attività del Consiglio per la seconda parte dell’anno 2023 in ambito sociale, culturale, informativo, sportivo e politico.
Sul fronte riforme, il segretario generale del CGIE ha ricordato che “con la chiusura anticipata della scorsa legislatura diversi iter legislativi, tra i quali la riforma della legge su Comites e CGIE, sono bloccati. Abbiamo chiesto a Silli di riaprire questi argomenti per rinnovare e riformare gli aspetti essenziali sui quali sono costruiti i diritti dei nostri connazionali”.
Secondo Schiavone, da parte di Silli c’è “disponibilità reale a discutere e a ripartire prendendo come riferimento la documentazione già prodotta dal CGIE per aggiornarla e proporla in un contesto di rinnovamento globale”.
Tra gli argomenti sul tavolo del CGIE ci sono anche “la preparazione delle elezioni europee per favorire la partecipazione dei nostri connazionali nei 27 Paesi” e la “proposta di far ripartire le attività preparatorie alla conferenza Stato-Regioni-Province autonome-CGIE, che nel dicembre 2021 ha approvato le linee guida programmatiche per le comunità di italiani all’estero”, ha detto ancora Schiavone.
“Abbiamo poi sottolineato la necessità di sostenere la stampa edita e diffusa all’estero: la normativa attuale va rivista e aggiornata, dovrà tener conto di quelli che sono gli strumenti nuovi di comunicazione. C’è la disponibilità del governo a impegnarsi insieme al CGIE per promuovere una riforma degna di questo nome”.
Silli e il CGIE hanno poi discusso del coinvolgimento degli italiani all’estero nella programmazione del progetto sul turismo delle radici, inserito nel Pnrr, del funzionamento della rete diplomatico-consolare e della promozione della lingua e della cultura italiana: “Abbiamo verificato la disponibilità del sottosegretario a impegnare il governo affinché questi argomenti non siano solo dei desiderata del CGIE ma entrino nell’agenda delle riforme. Ci sarà un seguito a questa nostra interlocuzione”.
La riunione con Silli “serviva a fare il punto con il sottosegretario che è molto attento e intraprendente”, ha “dimostrato una grande attenzione sia in termini di ascolto che di proposte per cercare di affrontare al meglio questioni annose che riguardano gli italiani all’estero”. Schiavone ha aggiunto che con il sottosegretario Silli ci saranno aggiornamenti costanti sui temi trattati, dalle riforme legate alla rappresentanza alla rete dei servizi consolari, dalla promozione della lingua e della cultura italiana alle prossime elezioni europee, tra gli altri. “Abbiamo discusso in maniera franca e dialogante sugli argomenti che riguardano le nostre comunità e questa occasione è servita per conoscerci e per far ripartire le attività del Cgie – ha proseguito il segretario generale – Il governo si è detto pronto a essere parte propositiva in merito alle nostre sollecitazioni e credo che ci sia davvero una volontà di fare bene”.
Il Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ha sollecitato al sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli la necessità di migliorare e potenziare il funzionamento della rete consolare e dei relativi servizi per gli italiani all’estero e di reperire nuovi fondi per i Comites dopo i tagli drastici subiti. Il Cgie è “impegnato a dialogare con il governo sulla stima delle somme da inserire nel documento di economia e finanza per la legge finanziaria di fine anno” per le attività delle associazioni e dei servizi per gli italiani all’estero, ha detto Schiavone.
Per Gianluca Lodetti vicesegretario del Cgie “la qualità dei servizi consolari è a rischio come la tenuta della rete stessa, per questo è necessario incrementare l’organico con un impegno finanziario rinnovato e più incisivo” anche alla luce della ripresa della nuova emigrazione e del dato “degli italiani all’estero ben oltre i 6,5 milioni”.
Il consigliere del Brasile Walter Petruzziello ha chiesto per questo al sottosegretario Silli “una mappatura della situazione consolare. In Sudamerica la situazione è caotica, soprattutto in Brasile e Argentina. Il ministero deve provvedere a uno studio per sapere dove e come intervenire”.