Nel corso dei lavori sono stati discussi e approfonditi i vari dossier esposti dalle sette commissioni tematiche. Occorre superare i ritardi accumulati nei servizi consolari e ridefinire le politiche per le comunità italiane all’estero. La nostra partecipazione democratica è vitale per l’Italia.
La 43esima Assemblea plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero, svoltasi a Roma nella prima settimana di luglio, ha fatto registrare un forte rilancio dell’iniziativa politica sui grandi temi di attualità attinenti la vita degli italiani residenti all’estero.
In concomitanza con la visita di Stato a Roma di Wladimir Putin, presidente della Federazione Russa, i 63 rappresentanti del Cgie si sono confrontati con il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Enzo Moavero Milanesi, con le commissioni Affari esteri in Senato e alla Camera, con il Presidente del Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro Tiziano Treu e con diversi rappresentanti delle università, dell’Enit e della pubblica amministrazione.
I DOSSIER ESAMINATI
Nel dibattito generale dei lavori sono stati discussi e approfonditi i vari dossier esposti dalle sette commissioni tematiche:
*la rappresentanza politica degli italiani all’estero (riforma dei Comites e del Cgie, riduzione del numero dei parlamentari della circoscrizione estero, nuove procedure dell’esercizio di voto all’estero);
*l’inasprimento delle regole per il recupero e il riconoscimento della cittadinanza italiana per chi l’ha persa o è in procinto di acquisirla;
*la promozione e l’interazione della lingua e della cultura italiana, dell’arte e della ricerca tra i diversi soggetti investiti di questa missione;
*il sostegno alla costituzione della rete dei giovani italiani all’estero a pochi mesi di distanza dal seminario di Palermo per favorire il rinnovamento generazionale e la formazione di nuove figure dirigenti;
*la promozione turistica e l’accordo di futura collaborazione tra l’Enit e i Comites nel mondo;
*la semplificazione di alcune procedure in materiale assistenziale e di previdenza sociale per snellire i lavori degli enti e dei patronati;
*il futuro dell’editoria e della stampa italiana all’estero nell’azione rivolta alle sempre più stratificate comunità italiane nel mondo.
LA NUOVA EMIGRAZIONE ITALIANA
Le nuove mobilità, con l’elevato tasso di partenze dall’Italia di accademici, di professionisti e di operai che vanno a ingrossare le anagrafi degli italiani all’estero, mostrano i preoccupanti limiti economici del Paese. Gli squilibri occupazionali, ambientali e demografici che affliggono l’Italia spingono tutti gli attori sociali e istituzionali a impegnarsi per scommettere sul futuro del Paese.
Nell’interlocuzione con il governo e con le rappresentanze istituzionali, l’assemblea del Cgie ha sottolineato l’urgenza di una svolta per evitare i pericoli che contraddistingue, oggi a differenza del passato, l’emigrazione italiana.
Essa rappresenta per il nostro Paese una grave perdita del sapere e della conoscenza, del genio, delle professionalità e della forza lavoro, che vanno ad arricchire gratuitamente i competitors europei e internazionali.
CONVOCARE LA IV CONFERENZA STATO-REGIONI
I sei milioni di cittadini residenti all’estero, gli italodiscendenti e gli italici, sono consapevoli che nella competizione globale possono svolgere un determinante ruolo aggiuntivo di influencer e stakeholder per favorire il Sistema-Paese nella difficile sfida mondiale.
Perciò il Consiglio generale degli italiani all’estero ha incalzato il governo a convocare entro quest’anno la IV Conferenza permanente Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE.
Ridefinire le politiche per le comunità italiane nei vari continenti è una priorità per noi e per il Paese. Il CGIE è pronto a formulare le proprie proposte in grado di rispondere alle emergenze dell’emigrazione italiana con interventi, strumenti e tecnologie moderne. Dobbiamo superare i ritardi accumulati nella pubblica amministrazione per fornire servizi di prossimità e a distanza, che oggi sono a portata di smartphone e computer.
Tra i primi interventi attendiamo la concretizzazione della decisione del MAECI di emettere anche all’estero la carta d’identità elettronica e il codice fiscale, di semplificare le pratiche pensionistiche e tutti quegli atti che richiedono servizi consolari vicini ai cittadini. La nuova ed equilibrata ristrutturazione della rete consolare va sostenuta “cum grano salis”.
LE ELEZIONI DEI COMITES NEL 2020
L’assemblea del Cgie ha espressamente chiesto al governo maggiore attenzione alle nostre rappresentanze democratiche territoriali e il rispetto delle scadenze, in primis quella per il rinnovo dei Comites entro l’anno prossimo, con procedure e strumenti fruibili a tutti i cittadini italiani.
Le prossime elezioni per il rinnovo dei Comites dovranno costituire il banco di prova per diradare qualsiasi ombra di dubbio sulla legittimità del voto all’estero e affermarne la trasparenza nel pieno rispetto del dettame costituzionale. Le recenti elezioni europee del 26 maggio scorso devono spingere il governo a invertire la rotta per promuovere la partecipazione popolare.
Al termine dei lavori, il Cgie ha chiesto al governo di compiere tutti gli sforzi per riportare a casa padre Paolo Dall’Oglio e Silvia Romano – tenuti in ostaggio da bande terroristiche – dei quali da lungo tempo non si hanno più notizie. Loro, come noi, sono cittadini italiani impegnati in opere umanitarie. Il nostro Paese ha il dovere morale e istituzionale di riportarli a casa, agli affetti delle loro famiglie.
Michele Schiavone
Segretario Generale CGIE