"L’accoglienza dei media americani al professor Monti si potrebbe dire grandiosa, in puro stile yankee: copertine, interviste, conferenze stampa, commenti entusiastici sul nuovo Messia capace di salvare non solo l’Italia, ma tutta l’Europa. Noi italiani, e ancor di più noi italiani all’estero, non possiamo che essere compiaciuti di questo successo internazionale, che restituisce fiducia e verità al nostro Paese, ma molto più realisticamente ci preme conoscere i programmi di politica interna che il nuovo premier intende attuare per mantenere questa ondata di riscontri favorevoli al suo mandato". Così si esprime Massimo Romagnoli, PdL, presidente del Movimento delle Libertà, commentando la visita di Monti negli States. E aggiunge: "I provvedimenti che sono stati presi fin qui ci fanno pensare che la filosofia berlusconiana di liberalismo economico e di rinnovamento culturale sia stata abbastanza rispettata, e le parole di stima e di raccordo col predecessore che il Professore ha pronunciato in diverse occasioni, e anche in America, ci confermano la nostra impressione di contiguità istituzionale e direi quasi ‘politica’. Ma le forze conservatrici spingono in direzione opposta e non sappiamo quanto durerà questa armonia di intenti, se prevarranno le istanze demagogiche dei Di Pietro e dei Vendola o la buona volontà di chi ha appoggiato la svolta per senso di responsabilità e per il bene del Paese. L’augurio – conclude l’esponente PdL – è che in ogni caso l’immagine dell’Italia continui a crescere a livello internazionale e che l’attuale governo possa portare a casa gli obiettivi che si è preposto prima possibile".
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