"Le dimissioni di Carlo Malinconico sono un gesto che fa onore al sottosegretario: lasciato l’incarico di governo, potrà difendersi con più libertà dalle accuse che gli vengono mosse, senza che l’esecutivo venga coinvolto. Apprezziamo la sua lealtà istituzionale: un governo come quello guidato da Mario Monti, non avrebbe potuto accettare decisioni diverse. Ora però si apre un interrogativo che per noi che ci occupiamo di italiani all’estero è di grande importanza: cosa succederà con Rai Internazionale?". Così Massimo Romagnoli, PdL, presidente del Movimento delle Libertà, che spiega: "Malinconico, infatti, era sottosegretario all’Editoria, e già prima della pausa natalizia erano stati avviati con lui dei colloqui per cercare di salvare il canale internazionale della televisione pubblica italiana, costretto a chiudere a causa dei tagli voluti dalla presidenza del Consiglio. Nei giorni scorsi, inoltre, erano stati fissati altri incontri con il Sottosegretario, incontri che tuttavia erano saltati all’ultimo minuto. Si era fissata quindi per giovedì 12 gennaio un’altra riunione: ma adesso che Malinconico non è più sottosegretario, se il suo posto restasse vacante per qualche tempo, con chi si potrà parlare di Rai Internazionale? Non sarà forse il caso che lo stesso presidente Monti si assuma la responsabilità delle deleghe all’Editoria, affinchè certi importanti temi, come appunto quello di Rai Internazionale, possano essere affrontati con maggiore velocità? Noi ce lo auguriamo – conclude Romagnoli – , per il bene di tutti gli italiani nel mondo che dal primo gennaio hanno perso quel canale che rappresentava per loro un fondamentale filo diretto con l’Italia".
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