"Mentre sono impegnato in un ‘tour’ europeo per incontrare i connazionali residenti in Germania, Francia e Svizzera, mi è giunta la notizia di un comunicato di Sandro Segreto, responsabile MdL per i Messinesi nel mondo, nel quale si critica con forza l’On. Guglielmo Picchi. Non sapevo dell’iniziativa di Segreto: mi rendo conto che forse è stato troppo impulsivo, il deputato Picchi è ancora, fino a prova contraria, un parlamentare del Popolo della Libertà. Detto questo, desidero tuttavia rispondere a quanto è stato scritto in un comunicato di Picchi. Il Movimento delle Libertà non sarebbe mai nato senza la ‘benedizione’ del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Lo stesso premier mi ha anche dato l’autorizzazione ad usare il simbolo del PdL, accanto a quello del MdL. Senza il consenso del premier, il Movimento delle Libertà non avrebbe mai potuto vedere la luce. Quindi, l’unico che può dirmi di non continuare ad andare avanti con il Movimento delle Libertà è Silvio Berlusconi, o al limite Angelino Alfano, segretario PdL". Così Massimo Romagnoli, PdL, presidente del Movimento delle Libertà, che prosegue: "Nessuno mai ha pensato che il MdL potesse sostituirsi al PdL, nè in Europa nè nel resto del mondo. Succede, tuttavia, che, nei fatti, il PdL in Europa purtroppo non esiste, non esistono iniziative sul territorio. Picchi è coordinatore europeo, ci tiene a sottolineare: ma coordinatore di chi, di cosa? Quando si reca a visitare le diverse comunità residenti nel Vecchio Continente? Quali e quanti incontri ha svolto negli ultimi tempi? Il nulla più assoluto. Potrebbe indicarci il ‘ballerino’ Picchi, come ha chiesto Segreto, e qui ha fatto bene, che cosa ha fatto negli ultimi sei anni a favore dei connazionali? In questo momento non ricordo nessuna iniziativa concreto, ma può darsi che mi sbagli, può darsi mi sfugga qualcosa…".
"Dispiace che Picchi non abbia risposto nel merito a Sandro Segreto, ma da lui non ci saremmo aspettati nulla di diverso. Ricordiamo, in conclusione, che Picchi è fra quei tanti odiati ‘malpancisti’ del PdL; egli, inoltre, era pronto – e forse lo è ancora – a passare da un momento all’altro con l’Udc di Casini. Perchè non ci parla di questo? Crede forse Picchi che questo gli elettori lo dimenticheranno? Illuso. Uno come lui di certo non può dare lezioni a nessuno, tanto meno al sottoscritto, che vive e lavora ogni giorno per il PdL, per la visione politica del presidente Silvio Berlusconi e per gli italiani residenti all’estero, con forza, con passione, con entusiasmo. Quell’entusiasmo e quella passione – conclude Romagnoli – che Picchi sembra non avere mai avuto".
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