Continua il lavoro sul territorio dell’On. Massimo Romagnoli, presidente del Movimento della Libertà, nell’ambito della ripartizione estera Europa, anche in vista delle Politiche 2018.
Lo scorso sabato 2 dicembre presso l’hotel Sixt di Stoccolma si è svolto un incontro organizzato da Romagnoli, il quale ha riunito un gruppo di imprenditori italiani residente in Europa, ma non solo, nella convinzione che una politica accorta di gestione dei costi aziendali possa garantire il successo delle imprese, anche grazie all’ingegno di manager e imprenditori.
“Questa è stata soltanto la prima di una serie di iniziative che si susseguiranno nel 2018 – annuncia il presidente MdL – per sensibilizzare il mondo imprenditoriale in Europa, e più in generale quello dell’imprenditoria italiana, di fronte alle novità imposte dai cambiamenti del sistema economico”.
“Perché il settore imprenditoriale italiano all’estero ha a cuore le sorti dell’economia nel suo complesso? In Europa, gli imprenditori italiani e del settore dei trasporti, dell’agroalimentare e della moda rappresentano una fetta ragguardevole dell’economia italiana. L’imprenditoria italiana all’estero si rivela così un anello di congiunzione imprescindibile per aumentare produzione e consumi. Ogni settore del made in Italy – sottolinea l’On. Romagnoli – deve farvi ricorso, considerata la stretta interdipendenza dell’imprenditore italiano all’estero con ogni comparto dell’economia italiana”.
La giornata del 2 dicembre e gli altri incontri futuri saranno dedicati anche al tema dei costi dell’autotrasporto, affinché i tanti prodotti italiani possano giungere a destinazione a prezzi inferiori e quindi competitivi.
“Le soluzioni proposte sono diverse e vanno individuate a seconda delle specifiche esigenze di ciascuna impresa”, – spiega Romagnoli – l’imprenditore può e deve però trovare le giuste combinazioni per ottimizzarne il rendimento. Ridurre i costi dell’azienda può fare la differenza tra guadagno e perdita, ma soprattutto consentire alla stessa di essere più efficiente nel rapporto con il committente. L’autotrasporto, quindi, si conferma così un valore aggiunto per promuovere e per rendere più competitivo il made in Italy in Europa, ma anche un punto di partenza – conclude Massimo Romagnoli – per garantire un risparmio alle imprese di cui a beneficiare è in ultima istanza l’intera società”.
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