Pierpaolo Roberti, assessore alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia, martedì 29 ottobre, in Consiglio regionale, ha tracciato le conclusioni della Giornata dei corregionali all’estero, istituita nel 2016 con una modifica della LR 7/2002 per ricordare l’emigrazione friulana, giuliano-dalmata e slovena e di quanti hanno dovuto lasciare la terra d’origine.
“Questa è una giornata straordinariamente importante per la nostra Regione – ha detto Roberti -, perché non solo ricorda chi è stato costretto a partire nella varie ondate migratorie che si sono susseguite, ma soprattutto perché celebra la storia del Friuli Venezia Giulia”.
Un’iniziativa fortemente voluta anche per conservare e promuovere la conoscenza della storia dell’emigrazione e delle diverse identità culturali e linguistiche che la compongono, che quest’anno è stata nobilitata dalla testimonianza di Annamaria Marincovich, nata a Fiume ed emigrata in Argentina nel 1952.
“In passato – ha ricordato Roberti – questo territorio è stato segnato pesantemente dalla povertà, dalla depressione economica, dalle devastazioni della Prima Guerra mondiale, dalla perdita nel secondo dopoguerra della zona B e più recentemente da eventi drammatici come il disastro del Vajont del 1963 e il sisma che ha colpito il Friuli nel 1976 che ha visto la nostra comunità fare uno sforzo enorme per rimettersi in piedi”.
“Ogni volta si sia manifestata la necessità – ha puntualizzato l’esponente della Giunta Fedriga -, i corregionali all’estero, da ogni parte del mondo, hanno dato il loro prezioso contribuito per sostenere la ricostruzione e la ripresa del Friuli Venezia Giulia e per aiutare chi è rimasto”.
“Oggi siamo di fronte a una pagina nuova caratterizzata dai possibili rientri da parte dei discendenti di chi aveva lasciato questa terra in cerca di un futuro migliore e da parte di giovani professionisti che sempre più numerosi scelgono di tornare in Friuli Venezia Giulia per proseguire il proprio percorso professionale. In questo momento – ha aggiunto Roberti – la nostra regione offre infatti importanti opportunità di lavoro e livelli di benessere e qualità della vita particolarmente elevati”.
Nel corso del suo intervento l’assessore ha ricordato quanto sia decisivo non perdere il contatto con questi giovani. “In collaborazione con le diverse associazioni dei corregionali all’estero – ha puntualizzato Roberti – dobbiamo comunicare in modo più efficace le tante opportunità offerte dal Friuli Venezia Giulia, a partire dal sostegno alla famiglia e alla qualità della vita”.
“Non va inoltre dimenticato il fenomeno degli imprenditori che dopo aver riscosso successo lontano dal nostro territorio, oggi stanno investendo in Friuli Venezia Giulia, dando un contributo significativo allo sviluppo della nostra regione”.
“Come Amministrazione regionale continueremo a sostenere tutti i progetti che vanno in questa direzione. Uno di questi è certamente il programma Origini Italia in Export Management e Sviluppo imprenditoriale del Mib di Trieste, destinato ai discendenti degli emigrati italiani nel mondo. Un’iniziativa – ha spiegato l’assessore – che mira a fornire competenze relative alla gestione aziendale e all’imprenditorialità, consentendo di stabilire legami professionali e culturali con il Paese d’origine”.
“Tanti ragazzi, che negli ultimi 20 anni hanno partecipato a questo importante programma, adesso lavorano nella nostra regione o collaborano in modo stretto con le imprese del Friuli Venezia Giulia che – ha concluso Roberti – vogliono affermarsi a livello internazionale”.