I Presidenti dei Comites d’Australia, Maurizio Aloisi (Sydney-NSW), Franco Barilaro (Canberra-ACT), Francesco Pascalis (Melbourne-VIC e TAS), Vittorio Petriconi (Perth-WA), Mariangela Stagnitti (Brisbane-QLD e NT) e Christian Verdicchio (Adelaide-SA), riuniti in Intercomites a Brisbane il 27 ottobre 2018, hanno affrontato una serie di argomenti di particolare attualità nel campo dei rapporti tra comunità italiane all’estero e Governo di Roma. Soprattutto tre sono state le questioni maggiormente dibattute: la riforma dei Comites e del CGIE, la Conferenza dei giovani italiani nel mondo prevista a Palermo il prossimo anno ed alcune strategie per difendere e rafforzare l’insegnamento della lingua e della cultura italiana in Australia”. E’ quanto si legge in una nota dell’Intercomites Australia.
“Per quanto riguarda i punti, elaborati dal CGIE, sui quali basare la proposta di riforma delle leggi istitutive dei Comites e dello stesso CGIE, i Presidenti, dopo una serie di valutazioni di merito, tutte concordi nel ritenere quanto mai necessario un rafforzamento del ruolo dei Comites, hanno deciso di preparare entro breve un documento congiunto da inviare al CGIE per le dovute considerazioni.
In relazione alla Conferenza dei giovani italiani nel mondo, che verrebbe a svolgersi ad oltre dieci anni di distanza dall’analoga Conferenza di Roma del 2008, i Presidenti hanno espresso molte perplessità sull’iniziativa dal momento che, a pochi mesi dall’evento, tanti aspetti organizzativi e tematici ancora non sono chiari e definitivi. Hanno comunque manifestato fiducia nel fatto che, poiché l’argomento verrà trattato nel corso della sessione plenaria di novembre del CGIE, presto le necessarie informazioni e direttive saranno rese note.
In merito alle problematiche riguardanti la diffusione della lingua e della cultura italiana in Australia, con specifico riferimento all’importante ruolo del volontariato e dell’editoria in questo settore, i Presidenti hanno espresso alcune preoccupazioni causate da alcuni segnali non particolarmente rassicuranti provenienti dall’Italia. È stato rilevato come il servizio di volontariato espresso in modo ineccepibile e lodevole soprattutto dalle varie Società Dante Alighieri d’Australia non sia valorizzato e sostenuto nella dovuta maniera. È altresì noto che il Governo precedente all’attuale ha creato un Fondo per il potenziamento della promozione della Cultura e della Lingua Italiana all’estero per il quadriennio 2017- 2020 (c.d. “Piano Straordinario”) ma le risorse liberate dal suddetto Fondo non sono state finora adeguatamente messe a disposizione anche del mondo del volontariato culturale italiano all’estero. I Presidenti ritengono che questa mancata attenzione sia molto grave e, se non risolta nel modo opportuno, produrrà conseguenze negative difficilmente rimediabili, come chiusure di sedi e quindi diminuzione del numero di studenti e cultori della lingua del “Bel Paese”.
L’altro aspetto direttamente collegato al precedente è quello della paventata abolizione dei fondi a sostegno dell’editoria di lingua italiana presente all’estero. Il taglio di queste sovvenzioni, trattato con viva preoccupazione in un suo intervento pubblico anche dallo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, se diventasse operativo, farebbe cessare la pubblicazione di molti organi di stampa in lingua italiana circolanti all’interno ed all’esterno delle comunità nel mondo con grave pregiudizio alla visibilità e alla propagazione della lingua stessa”.
“I Presidenti – conclude la nota – al termine della riunione hanno compendiato le osservazioni e le preoccupazioni di cui sopra in un apposito Ordine del Giorno che verrà sottoposto all’attenzione dei competenti Organi governativi italiani”.