Ricordi e bellezza sono stati al centro del racconto della due giorni del primo Festival delle Radici, che si è svolto a Colobraro, nei giorni 10 e 11 agosto.
L’evento, fortemente voluto e organizzato dall’amministrazione comunale, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti di altissimo profilo storico e scientifico, autori e testimoni della storia dell’emigrazione lucana.
Particolarmente significativo è stato il panel sull’identità colobrarese nel mondo, che ha coinvolto direttamente la comunità attraverso la condivisione e il racconto dei viaggi oltreoceano, ma anche in Europa e nel Nord Italia.
“Tante le suggestioni emerse dai panel organizzati in occasione del Festival delle Radici – Identità colobraresi. Il 2024 è l’anno del Turismo delle Radici Italiane nel mondo e da diversi mesi abbiamo avviato dei lavori di comunità, non solo per sensibilizzare sulla tematica, ma anche per raccogliere le testimonianze dei nostri concittadini che hanno vissuto in prima persona storie e intrecci di emigrazioni familiari.
Abbiamo raccolto delle foto d’epoca meravigliose, lettere e testimonianze orali struggenti che saranno pubblicate all’interno di un diario di Comunità. Ora ci prepariamo ad avviare un laboratorio di scrittura creativa per i nostri concittadini, i quali saranno parte attiva di questo processo di recupero identitario e del lavoro di stesura della memoria collettiva colobrarese”, ha commentato Concetta Sarlo, consigliera comunale di Colobraro, che ha coordinato i lavori e il dibattito dei quattro panel.
Presente e protagonista della due giorni è stato anche il sindaco di Colobraro, Nicola Lista. Molto emozionante e coinvolgente è stato anche lo speech finale tenuto dallo scrittore e giornalista Sergio Ragone, direttore artistico di questa prima edizione del festival colobrarese.