Proseguono gli impegni della delegazione della Regione Emilia-Romagna a New York. Come annunciato ieri, la presidente dell’Assemblea regionale, Emma Petitti, e il presidente e la vicepresidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, Marco Fabbri e Valentina Stragliati, assieme al presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, hanno incontrato in mattinata il console Fabrizio Di Michele (con anche la partecipazione di diversi docenti: Raffaella Campaner e Alberto Credi dell’Università di Bologna, Alessandro Capra dell’Università di Modena e Reggio Emilia ed Erasmo Neviani dell’Università di Parma).
Il presidente Fabbri ha riferito sull’impegno della Consulta per sostenere le associazioni di emiliano-romagnoli attive all’estero, che contribuiscono anche a promuovere le eccellenze della regione. Il console, invece, ha riferito come il “turismo delle radici” possa costituire un importante opportunità.
“Abbiamo avuto l’onore di incontrare il console generale d’Italia, Fabrizio Di Michele, con cui ci siamo confrontati sul ruolo della Regione Emilia-Romagna a New York e sulle possibilità di potenziare ancora di più i rapporti e implementare i progetti messi in campo”, ha sottolineato la presidente Petitti.
Nel pomeriggio la delegazione ha poi incontrato rappresentati dell’imprenditoria e del mondo universitario alla Cornell Tech, negli spazi dell’Italian academic center, struttura che ospita progetti di strat up innovative e che promuove iniziative imprenditoriali legate alla ricerca accademica (con la collaborazione anche dell’Università di Bologna), oltre a proporre attività formative. Il centro, in questi anni, ha portato avanti una serie di progettualità nei settori dell’automotive, dei big data e nell’ambito del sostegno alle start up. Start up che sono state al centro anche dell’incontro con Era, l’acceleratore delle start up nato nella Silicon Valley ma che ha deciso di puntare anche su New York e sul suo potenziale.
La giornata si è conclusa con una visita ai fratelli Lusardi, Mauro e Luigi, due imprenditori originari di Borgotaro (nel parmense) che si sono trasferiti a New York nel 1971 e che nel 1982 hanno aperto il loro primo ristorante, che porta avanti la tradizione della cucina emiliana. Nei prossimi giorni sono invece in programma un incontro all’Istituto italiano di cultura e un meeting con i ragazzi della Scuola italiana di New York.