“La Rai deve risparmiare e ha trovato naturale tagliare la Giostra dei Gol. Così gli italiani d’oltremare non vedranno più le partite di Serie A. Il punto non è se fosse un programma più o meno bello, più o meno valido. Il punto è che, ogni volta che occorrono sacrifici, risparmi, tagli, come per un riflesso condizionato si pensa subito agli italiani all’estero”. A scrivere è Gian Luigi Ferretti, Coordinatore del MAIE in Europa.
“Avete mai sentito qualcuno dire: ‘tagliamo qualcosa al Trentino Alto Adige’? No, vero? Eppure – continua l’esponente del Movimento associativo degli italiani all’estero – il Trentino Alto Adige incassa dallo Stato 2.069 euro l’anno per abitante in più rispetto alle imposte pagate dai suoi cittadini. Per non parlare della Val d’Aosta che incassa, al netto delle imposte, quasi 5.000 euro per abitante. Sapete perchè a nessuno passa neppure per l’anticamera del cervello di ridurre quei 2.069 euro l’anno per abitante del Trentino Alto Adige? Perchè c’è un movimento politico forte, la Südtiroler Volkspartei (SVP), abilissimo a manovrare in parlamento, a fare valere i suoi voti, a farsi rispettare e portare notevoli vantaggi al suo popolo. Lo stesso vale per la Val d’Aosta, dove c’è l’Union Valdôtaine. E invece ora i 4 milioni e mezzo di cittadini italiani residenti fuori dai confini costano all’Italia pochi milioni di euro in tutto, cioè meno di 5 euro a persona, altro che gli oltre 2 miliardi di euro del Trentino Alto Adige (poco più di 2 milioni di abitanti) o gli oltre 600 milioni di euro della Val D’Aosta (meno di 130 mila abitanti)”.
“Quando sentite il cretino di turno sentenziare che gli italiani nel mondo non pagano le tasse, rispondetegli che sarebbe molto meglio se non le pagassero neppure gli altoatesini ed i valdostani, però non pretendessero nulla dallo Stato oppure si accontentassero dell’elemosina che viene (finora) data agli italiani all’estero”.
Ed ecco la previsione di Ferretti, che pubblica il suo editoriale sul quotidiano che dirige, L’Italiano: “Il giorno in cui il nostro MAIE sarà forte abbastanza, ci penseranno due volte prima di toccare gli italiani nel mondo. Forte e abile nel manovrare. Anzi verranno a chiedere ‘Che vi serve? Possiamo fare qualcosa per voi?’”.
Ferretti è stanco della partitocrazia romana, e come lui tutti gli esponenti del MAIE: “Non ne possiamo più dei partiti romani che si appropriano del nostro voto per eleggere anche fuori dai confini i loro ubbidienti soldatini. Ce la possiamo fare se tutti abbandoneremo le nostre piccole resistenze di nicchia, le nostri inutili ideologie, il nostro tifo per questo o quel partito, per questo o quel leader. E tutti insieme ci impegneremo a costruire il grande movimento degli italiani all’estero, espressione del mondo associativo, sognato da Tremaglia. Basterebbe lasciare da parte le piccolezze che ci dividono per guardare avanti verso il grande orizzonte comune”.
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