La visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nello scorso mese di luglio è stata certamente il fatto più rilevante dei mesi scorsi; non soltanto per la grande collettività italiana che vive in Brasile e per le relazioni bilaterali tra i due Paesi, ma anche per la conferma del grande interesse e della speciale attenzione che il Capo dello Stato continua a dedicare al continente sudamericano.
Dopo le visite in Argentina, Uruguay, Cile e Paraguay la visita in Brasile è il coronamento di un ciclo di viaggi nel corso dei quali la più alta carica dello Stato italiano ha voluto abbracciare e non soltanto idealmente la più grande comunità di italo-discendenti al mondo, rilanciando al tempo stesso la necessaria e strategica politica di collaborazione tra l’Italia e i suoi partner latino-americani.
La speranza è che non soltanto l’Italia ma anche l’Unione Europea ascoltino l’appello del Presidente Mattarella ad intensificare la cooperazione con i Paesi latino-americani, e che ad esempio nei prossimi mesi la nuova commissione europea possa finalmente procedere ad una positiva conclusione dell’accordo tanto (forse troppo) atteso con i Paesi del Mercosur.
Negli scorsi mesi, il mio impegno politico e parlamentare si è rivolto, accanto alla dovuta attenzione a tutte le iniziative dentro e fuori dal Parlamento a favore delle comunità degli italiani all’estero, ai Paesi dove vivono le nostre più grandi comunità in Sudamerica: al Venezuela ho dedicato un impegno particolare all’indomani delle elezioni ‘farsa’ organizzate dal regime di Maduro e per stare vicino a quanti lottano per la libertà e la democrazia; ho ricevuto in commissione esteri gli attivisti argentini dei diritti umani, con i quali abbiamo denunciato le politiche ‘negazioniste’ e i tagli alle organizzazioni sociali operate dal governo di quel Paese.
Ho poi ripreso la mia antica e sacrosanta battaglia per un Consolato Generale a Montevideo, una richiesta legittima e una soluzione necessaria per dare servizi dignitosi ed efficienti ai nostri connazionali; tanti ovviamente gli impegni relativi al Brasile, primo tra tutti in questo periodo quello per l’applicazione dell’accordo (rinnovato a luglio nel corso della visita a Brasilia di Mattarella) per il reciproco riconoscimento delle patenti. E poi Cile e Peru, dove si svolgerà in queste settimane una missione della quale darò conto nella prossima edizione della newsletter.
Il lavoro e la passione non mancano quindi, e continueranno nei prossimi mesi soprattutto nelle aule parlamentari, dove riprende il cammino della legge sull’insegnamento dell’emigrazione a scuola e dovrebbe partire quello della norma che facilita il rientro in Italia delle giovani generazioni di italiani nate all’estero; sarà poi la volta della legge di bilancio per il 2025, un passaggio difficile ma estremamente importante per ottenere risultati in grado di migliorare i servizi destinati agli italiani nel mondo a partire dal potenziamento dei consolati, sempre in difficoltà e quindi bisognosi di interventi mirati nei settori maggiormente sottoposti alla domanda dell’utenza.
Mesi intensi ai quali seguiranno settimane altrettanto impegnative; una sfida continua alla quale non è possibile sottrarsi quando si hanno a cuore i destini di milioni di italiani che in ogni parte del pianeta rappresentano l’orgoglio ma anche il futuro del nostro Paese.
*deputato Pd eletto all’estero