Non poteva restare senza risposta l’attacco che Ricardo Merlo, presidente MAIE, ha rivolto ancora una volta a un governo targato Pd, colpevole, secondo il deputato italoargentino, “di avere fatto a pezzi la rete consolare, di avere chiuso il Consolato d’Italia a Montevideo, abbandonando di fatto una comunità di oltre 120mila italiani”.
Fabio Porta, deputato Pd eletto come Merlo in Sud America, non ci sta. Così prende carta e penna e scrive al direttore di Gente d’Italia, Mimmo Porpiglia, che ieri ha pubblicato l’intervista a Merlo in cui il presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero critica la politica del governo nei confronti dell’universo dell’emigrazione.
“Caro Direttore – scrive Porta, in un messaggio che ha anche rilanciato sul proprio profilo Facebook -, vedo che con un articolo dell’ottimo Stefano Casini il tuo giornale ha dato ampio spazio ad una intervista al collega Riccardo Merlo (MAIE) intitolata: “Tutti a Montevideo per fare riaprire il Consolato che ha chiuso il PD”. I lettori e gli “elettori” italiani che vivono in Uruguay e in Sudamerica dovrebbero ormai essersi abituati agli slogan demagogici e fumosi di Merlo e del suo movimento, il MAIE, che dopo dieci anni di presenza in Parlamento non essendo riusciti ad ottenere nulla per il bene delle nostre collettività all’estero continuano soltanto ad alimentare polemiche e a criticare l’unico partito, il Partito Democratico, che lavora dentro e fuori il Parlamento per il bene degli italiani nel mondo e per rafforzare i servizi e le politiche ad essi destinati”.
“E’ proprio grazie all’impegno del Partito Democratico e dei suoi deputati eletti all’estero se proprio in Sudamerica non è stato chiuso nessun consolato! Nemmeno quello di Montevideo, che continua a svolgere i servizi di assistenza ai connazionali e che avrebbe semmai bisogno di più risorse economiche e di personale. Ed è proprio quello che stiamo facendo”.
“Come l’On. Merlo sa bene, nella ultima legge di bilancio è stata approvato un emendamento, da me presentato in Commissione Esteri, che destinerà 4 milioni di euro ai consolati che hanno percepito lo scorso anno il contributo dei 300 euro per la cittadinanza. Un risultato importante, che per la prima volta sancisce un principio: gli italiani all’estero possono essere la soluzione dei problemi consolari, destinando risorse concrete al potenziamento dei consolati e al miglioramento dei servizi alla collettività. Una conquista contro la quale il MAIE in Parlamento ha votato NO; come ha votato NO all’aumento della 14ma per i pensionati italiani all’estero, NO a più fondi alle Camere di Commercio e alla promozione della lingua e cultura; NO all’aumento di risorse per agenzie e stampa al’estero e NO all’incremento dei fondo per l’Istituto Italo-Latino-americano, etc. etc”.
“Il MAIE in Parlamento fa parte di un gruppo parlamentare che sostiene il governo, ma si comporta in maniera diversa e – come il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo ! – dice NO a tutte le proposte, anche a quelle che favoriscono e migliorano la vita degli italiani nel mondo. Forse ha nostalgia degli anni di Berlusconi, che tutti noi ricordiamo come gli anni peggiori (e dei grandi tagli) per le politiche destinate agli italiani nel mondo; non è un caso che su vari organi di stampa si dà ormai per certo un accordo tra Merlo e Berlusconi in vista delle prossime elezioni politiche”.
“Attenzione! La rivendicazione della collettività italiana dell’Uruguay è legittima; anche io – sottolinea l’On. Porta – credo che Montevideo meriti una sede consolare all’altezza della storia di questo Paese di grande presenza italiana e delle dimensioni qualitative e quantitative della nostra collettività. Non a caso nel corso della precedente legislatura sono più volte intervenuto in questo senso. Questo risultato non si ottiene però con proclami o – peggio – accusando con superficialità e ipocrisia il Partito Democratico di volere chiudere i consolati. Solo un grande partito come il PD, che crede negli italiani nel mondo e che ha una forte rappresentanza tra gli italiani all’estero (dentro e fuori il Parlamento) può ottenere dei risultati in questa direzione. Gli italiani di buon senso lo sanno bene – conclude il deputato dem residente in Brasile – e continueranno a sostenere chi, come me, conduce questa battaglia con serietà e coerenza, nell’interesse dell’Italia e degli italiani nel mondo”.
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