“Stanno partendo i primi quattro milioni di euro destinati ai consolati, soprattutto quelli italiani in Sudamerica, per il miglioramento dei servizi e l’eliminazione delle lunghe attese. La notizia, annunciata dal Ministro degli Esteri Alfano poche settimane fa, mi è stata confermata nei dettagli dai Direttori Generali del MAECI Sabbatucci e Vignali, rispettivamente responsabili per il personale della nostra rete consolare e per le politiche a favore degli italiani nel mondo”. Ad annunciarlo è l’On. Fabio Porta, Pd, eletto nella ripartizione estera Sud America.
“E’ stata finalmente ultimata la complessa operazione di suddivisione delle risorse ottenute grazie alle domande di cittadinanza, proporzionalmente a quanto incassato da ciascun consolato. I maggiori beneficiari saranno i consolati italiani di Argentina, Brasile, Uruguay e Venezuela”.
“Il prossimo trasferimento riguarda le somme del 2016 e il primo trimestre del 2017, alle quali presto seguiranno quelle del resto del 2017 e così via, di anno in anno. Per avere una idea della rilevanza di questa operazione, consolati come quello di San Paolo o Buenos Aires riceveranno somme tra le 350 mila e i 400 mila euro, mentre quello di Montevideo un ammontare di circa 170 mila euro”.
“Somme, è bene ricordarlo, interamente destinate al miglioramento dei servizi per la collettività italiana e alla contrattazione di personale in grado di accelerare lo smaltimento delle lunghe attese per le pratiche di cittadinanza”.
“A questo personale si sommeranno, altro dato di grande rilievo ottenuto grazie agli emendamenti presentati dal PD e dal governo nella ultima legge di bilancio, circa 350 nuovi impiegati (tra impiegati di ruolo e personale a contratto locale) che potenzieranno la nostra rete consolare dopo lunghi anni di blocco delle assunzioni e di riduzioni del personale. Un dato storico – osserva Fabio Porta -, una vera e propria inversione di tendenza, sia nelle risorse economiche e umane messe a disposizione della rete consolare che del principio secondo il quale – da ora in avanti! – a pieno titolo le nostre grandi collettività saranno in grado di rispondere da sole alla soluzione delle grandi esigenze che le riguardano”.
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“La risposta dei fatti e delle soluzioni alla valanga di parole vuote e al nulla di fatto di chi in questi anni si è solo lamentato senza lavorare per affrontare e risolvere seriamente il problema dell’adeguamento dei servizi consolari alle domande della nostra grande collettività. Continueremo a lavorare così – conclude l’esponente del Pd -, con la consapevolezza di chi ha fatto bene il proprio lavoro in Parlamento e al governo e la convinzione di dovere e potere fare di più”.