Ultimi giorni per votare, oltre confine. Gli italiani all’estero, infatti, hanno tempo fino al giorno 1 marzo, ore 16 locali, per riconsegnare agli uffici consolari il plico con le schede elettorali votate.
Guardando al Sud America, una curiosità: sono ben 24 i candidati brasiliani o italiani residenti in Brasile che corrono per un seggio in Parlamento, in una ripartizione estera – America Meridionale, appunto – da sempre dominata agli argentini. Questa volta, tuttavia, il Brasile vuole contare molto di più.
Pensate che nel paese sudamericano ci sono 351.000 elettori italiani, di cui 150.000 solo a San Paolo, il terzo più grande collegio elettorale del mondo, dietro a Londra e Buenos Aires, e altri 25.000 a Rio de Janeiro.
Sono 18 gli eletti all’estero. Di questo, quattro deputati e due senatori sono eletti in America del Sud.
La stampa brasiliana sottolinea che l’avversario numero uno dei candidati sarà l’astensione, considerando che alle ultime Politiche ha votato solo il 35% degli aventi diritto. Anche se, visto il meccanismo elettorale con cui votano i nostri connazionali residenti oltre confine, spesso accade che l’italiano all’estero non esprima il proprio voto perché non è stato messo in condizione di farlo, tra schede mai arrivate o consegnate anche a casa di persone decedute da anni.
Ne abbiamo parlato più volte anche su ItaliaChiamaItalia, è davvero arrivata l’ora di mettere in sicurezza il voto estero e ci auguriamo che nella prossima legislatura, all’inizio e non alla fine, qualcuno ci si dedichi in maniera attenta e concreta. C’è chi ha già preso pubblicamente l’impegno di farlo, se sarà in Parlamento, e noi anche questa volta ci siamo fatti il classico nodo al fazzoletto. Vedremo.