La scorsa settimana si sono incontrati l’On. Ricardo Merlo, presidente del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero e il Sen. Vittorio Pessina, responsabile nazionale del dipartimento Italiani all’estero di Forza Italia. Un incontro che rappresenta l’ennesima tappa del percorso di collaborazione che da oltre un paio d’anni ormai vede MAIE e Forza Italia molto vicini, con l’obiettivo comune di essere più forti nel contrastare il governo. Quello di Matteo Renzi come quello “fotocopia” di Paolo Gentiloni, che hanno continuato a imporre tagli dolorosi e tasse inique agli italiani nel mondo.
Italiachiamaitalia.it ha raggiunto telefonicamente Pessina per chiedergli dettagli sull’incontro con Merlo e sul futuro politico che ci attende.
Sen. Pessina, com’è che ce l’avete tanto con questo governo?
Non si tratta solo di questo governo. Anzi, Paolo Gentiloni, che tra l’altro conosco bene ed apprezzo, ha tutta la nostra stima e il nostro rispetto. L’atteggiamento dell’Italia nei confronti degli italiani nel mondo è invece qualcosa che dura da tanto, troppo tempo. E’ anche vero che con Mario Monti prima e Matteo Renzi poi si è superato ogni limite. Tra tagli alla diffusione della nostra cultura oltre confine e tasse sulla prima casa o sulla cittadinanza italiana, gli ultimi governi, da Monti in poi, hanno soltanto spremuto gli italiani all’estero, ricordandosi che esistono solo in occasione di appuntamenti elettorali, come abbiamo visto in occasione del referendum costituzionale.
Forza Italia invece che ha fatto?
Più volte ho riconosciuto pubblicamente, senza problema alcuno, che Forza Italia in passato avrebbe dovuto rivolgere maggiore attenzione al mondo dell’emigrazione. Anche il nostro presidente, Silvio Berlusconi, ne è consapevole. Ma ha riconosciuto l’errore già tempo fa. Del resto, con la mia nomina, il messaggio del partito è stato proprio questo: ritorniamo in campo con forza anche oltre confine e lo facciamo perché gli italiani all’estero non possono essere dimenticati.
Sente anche lei odore di campagna elettorale nell’aria?
Il senatore Maurizio Gasparri l’altro giorno ha dichiarato: “Da oggi sono in campagna elettorale”. Sono d’accordo con lui, la penso allo stesso modo.
E quindi?
Quindi ci stiamo già preparando per essere pronti quando verrà il momento.
Anche a questo è servito l’incontro con Merlo?
Con il MAIE c’è un rapporto di amicizia, non da oggi. Ho partecipato al congresso MAIE Europa tenutosi a Bucarest in qualità di amico del MAIE. Sono stato invitato anche al primo congresso MAIE Nord e Centro America, tenutosi alcuni mesi fa a Santo Domingo, ma non ho potuto partecipare perché avevo impegni improcrastinabili a New York proprio in quei giorni. Merlo ed io abbiamo incontrato insieme il presidente Berlusconi e con lui abbiamo parlato di italiani residenti all’estero e di programma. Il percorso è tracciato.
Dove porterà alla fine questo percorso?
Ci stiamo lavorando. Presto si potrebbe aprire una fase nuova. Era importante costruire, stringere rapporti, unire le forze. Lo abbiamo fatto. Adesso bisognerà chiudere il cerchio.
In Forza Italia chi decide è sempre il Cavaliere…
Proprio per questo, come già annunciato, si lavora ad un incontro con il presidente. Nei prossimi giorni intanto Merlo ed io incontreremo Romani, presidente dei senatori di Forza Italia.
Ha saputo? Il 1 febbraio ha riaperto l’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo
Certo che ho saputo. Complimenti, la comunità italiana della Repubblica Dominicana se li merita tutti. Ha dimostrato che giocando in squadra si possono ottenere risultati ambiziosi. Il caso di Santo Domingo ha avuto una risonanza mondiale e in tanti Paesi si prende come esempio di ciò che può fare una comunità italiana quando è unita.
Senatore, Forza Italia e Lega sembrano sempre più distanti. Che succederà alla fine, si presenteranno insieme o ciascuno per sé?
La politica è fatta di messaggi. E di mediazione. E’ un momento particolare, nel centrodestra che guarda al futuro. Posso ricordare, tuttavia, le parole di Berlusconi, che, parlando della signora Le Pen, ha detto di essere distante da lei, dalla sua visione politica e culturale. Ha inoltre criticato il protezionismo di Trump. Per Salvini, Trump e Le Pen sono dei punti di riferimento, per non dire degli idoli. Dunque, c’è ancora tanta strada da fare. Una cosa è sicura: l’unico leader del centrodestra italiano si chiama Silvio Berlusconi.
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